Turchia. Chiese restaurate: nuovi passi del governo verso le minoranze religiose
Il governo del Premier turco, Tayyip Erdogan, proseguendo una politica da poco inaugurata,
ha deciso di restaurare diverse chiese, sinagoghe e monasteri esistenti in Turchia.
Si tratta di “un ulteriore passo positivo”, riferisce all'agenzia Fides la Conferenza
episcopale turca, dopo la pubblicazione del decreto circa la restituzione delle proprietà
delle minoranze religiose. Tra i luoghi di culto il cui restauro è deciso dalle autorità
di governo, vi sono: la chiesa armena cattolica in provincia di Diyarbakir; la più
grande sinagoga della provincia di Edirne; la chiesa greca di Taksiyarhis sull’isola
di Cunda, numerose chiese e monasteri greci nell'isola di Imbro; la chiesa siriana
di Antiochia e quella greco-cattolica e Iskenderun. Inoltre la chiesa greco ortodossa
di San Nicola, che fu demolita nel 1960, sarà ricostruita a Bodrum (nota zona turistica
del sud-ovest della Turchia) secondo un accordo approvato dal sindaco di Bodrum e
dai membri dell'assemblea comunale. Dopo la demolizione, il luogo è divenuto un mercato
pubblico. La popolazione musulmana della regione, di mentalità più aperta rispetto
ad altre regioni della Turchia, ha espresso soddisfazione per la decisione di ricostruire
la chiesa. (R.P.)