Il commento al Vangelo della Domenica del teologo padre Bruno Secondin
Nella 30.ma Domenica del Tempo ordinario, la liturgia presenta il brano del Vangelo
di Matteo nel quale i farisei avvicinano Gesù per metterlo alla prova. Al dottore
della Legge che gli chiede quale sia il “grande comandamento”, Cristo risponde:
“'Amerai
il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua
mente'”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello:
'Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta
la Legge e i Profeti'”.
Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento
del carmelitano padre Bruno Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia
Università Gregoriana:
Ancora un
tentativo di "incastrare" Gesù, ponendogli dei quesiti seri, ma solo per farlo parlare
e accusarlo. Uno dei quesiti di moda e fonte di infinite discussioni era come mettere
ordine nelle centinaia di precetti e divieti della legge. Quale comandamento occupa
il primo posto? Gesù risponde con la recita dello Shemà, la formula della preghiera
quotidiana, aggiungendovi una frase dal codice della legge. Il grande, il fondamentale
comandamento è l’amore verso Dio, generoso, totale, assoluto. Ma gli sta accanto,
è homoíos, cioè dello “stesso rango”, l’amore verso il prossimo. I due vanno
insieme, sono concatenati, ma non sono alla pari.
Non si può amare Dio
e ridurre l’amore al prossimo a mero strumento dell’amore a Dio: Dio va amato perchè
egli ci ama per primo e tutti precede. Né viceversa si può ridurre o assorbire l’amore
a Dio nella dedizione al prossimo, trasformando la fede in etica, cioè in utile aiuto
per migliorare la società. Facendo così da un lato l’amore al prossimo sarebbe una
semplice appendice, dall’altro Dio sarebbe una semplice premessa di buoni intenti
umanistici. La Chiesa non può fare da “riserva etica”, serbatoio di valori utili per
una società smarrita e depressa.
Il primato di Dio fa da radice al nostro
amore al prossimo: perché Dio è a favore del prossimo, è appassionato per il bene
dell’umanità. Lo abbiamo visto in Gesù, tutto presente davanti al Padre e sua visibile
icona, e sempre vicino a tutti con amore vero.