Mons. Fisichella a confronto con Pierluigi Bersani sui valori non negoziabili
Il presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, mons. Rino Fisichella,
torna a difendere i valori non negoziabili. In un incontro, ieri a Roma, dal titolo
"Vangelo e Laicità", organizzato da Elea Eventi, mons. Fisichella ha ribadito che
“ogni tentativo” di limitare i valori non negoziabili “o cambiarne la gerarchia non
sarebbe corretto per l'impegno dei cattolici in politica''. Accanto, il segretario
del Pd, Pierluigi Bersani, convinto che “senza alcuni valori comuni non esisterebbe
convivenza”. Alessandro Guarasci:
I valori
non negoziabili devono essere alla base dell’azione politica. Mons. Rino
Fisichella ne è convinto e ne fa un richiamo per i cattolici impegnati
in politica, al di là degli schieramenti:
“Sono fondamento di una immagine
impressa, che va oltre la nostra volontà e anche dal nostro possibile desiderio di
scendere a patti. Questi principi sono fondamento di ogni altro impegno a favore dell’uomo
nel suo vivere sociale”.
Per il segretario del Partito Democratico,
Pierluigi Bersani, bisogna ribadire che la laicità non è semplice
neutralità; esiste il valore di alcuni diritti irrinunciabili:
“C’è
una connessione fra questi diritti naturali e umani e il cammino dell’uomo, l’evoluzione
della convivenza. Una connessione fra questi diritti è un uomo che può umanizzarsi.
Una visione così lascia propriamente uno spazio reale di dialogo, confronto e collaborazione
fra un credente e un non credente”.
Dunque, riemerge il concetto di
laicità. Questa viene spesso accompagnata da aggettivi: positiva, affermativa, sana.
Ma per mons. Rino Fisichella, bisogna coniare un nuovo termine:
“E’
laicità creativa che richiede di aggregare consenso, oltre le diversità e mediante
una più forte razionalità politica. Se però si teorizza un pensiero debole e si vive
la frammentarietà, allora è improbabile che nasca una forte razionalità politica in
grado di essere progettuale”.
Concetti che vanno tradotti in politica,
per cui Pierluigi Bersani si chiede quanto il suo partito possa
essere sempre più luogo d’incontro tra laici e cattolici. Per il segretario del Pd,
il dialogo si basa su due pilastri:
“Rispetto e attenzione per il diritto-dovere
della Chiesa italiana di intervenire nell’agorà col suo magistero, nella sua propria
sfera; autonomia intrinseca e missione della politica che vengono universalmente riconosciuti
nella discussione che si è aperta”.
E’ certo comunque che l’Italia vive
un tempo di passaggio e i valori cristiani in questo momento possono fare da guida.
(mg)