Polonia: Giornata di commemorazione del Beato Jerzy Popiełuszko
Celebrazioni, momenti di preghiera e incontri culturali hanno scandito ieri, in Polonia,
la giornata per la commemorazione liturgica, voluta da Benedetto XVI, del beato Jerzy
Popiełuszko. Nella Chiesa di San Stanislao Kostka a Żoliborz, a Varsavia, il cardinale
Kazimierz Nycz, arcivescovo metropolita della capitale polacca, ha presieduto la Santa
Messa ricordando la figura del beato. Padre Jerzy Popiełuszko era nato il 14 settembre
1947 a Okopy, nel nord est del Paese, da una famiglia contadina profondamente cristiana.
Entrato nel 1965 nel Seminario maggiore di Varsavia, ricevette l’anno dopo l’ordine
di chiamata alle armi. Era stato indirizzato ad un’unità speciale, dove le autorità
militari comuniste svolgevano opera di indottrinamento antiecclesiale e antireligioso
per distogliere i seminaristi dalla loro vocazione. Fu oggetto di vessazioni e persecuzioni,
che indebolirono il suo stato di salute. Venne ordinato sacerdote il 28 maggio 1972
dal cardinale Stefan Wyszyński, primate di Polonia. Scelse il motto della sua vita
sacerdotale, riprendendo le parole del profeta Isaia e del Vangelo di Luca: “Mi ha
mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati”.
Dopo la proclamazione della legge marziale, nel 1981, padre Popiełuszko si impegnò
nella celebrazione delle “Messe per la Patria”. Nelle omelie - ricorda l’agenzia Zenit
- affrontava temi religiosi e spirituali ma anche questioni di attualità, di carattere
sociale e politico-morale, illustrando i documenti fondamentali della Dottrina sociale
della Chiesa e gli insegnamenti di Papa Giovanni Paolo II e del cardinale Stefan Wyszyński.
Il 19 ottobre 1984 venne sequestrato da funzionari dei Servizi di sicurezza del regime
e assassinato. Ai suoi funerali parteciparono più di mille sacerdoti e centinaia di
migliaia di fedeli. Sulla sua tomba, presso la Chiesa di San Stanislao Kostka nella
zona di Żoliborz a Varsavia, dal 1984 fino al 2010 hanno pregato oltre 18 milioni
di pellegrini. Sulla sua tomba hanno pregato anche Giovanni Paolo II (14 giugno 1987)
e l’allora cardinale Joseph Ratzinger. (A.L.)