Nepal: cattolici in aumento nonostante le leggi anti-conversione
I cattolici nepalesi sono in crescita, nonostante le leggi anti-conversione proposte
in parlamento. Secondo le ultime stime sono oltre 10mila, 4mila in più rispetto ai
6mila del 2006, anno della caduta della monarchia e della proclamazione dello Stato
laico. Fonti dell'agenzia AsiaNews sottolineano che gli indù e i buddisti desiderosi
di conoscere il cristianesimo, e per questo presenti alla messa domenicale, hanno
ormai eguagliato il numero dei cattolici. Le iscrizioni alle lezioni di catechismo
per l’anno 2011-2012 hanno superato i posti disponibili. Ciò è una sfida ai politici
conservatori che di recente hanno proposto in parlamento una serie di leggi per fermare
le conversioni. Esse bollano come proselitismo qualunque gesto di comunicazione della
propria fede a una persona e prevedono fino a cinque anni di carcere per i casi considerati
più gravi. Bhim Rai, cattolico e insegnante di catechismo della cattedrale dell’Assunzione
di Kathamandu, afferma che quest’anno il numero di giovani e adulti appartenenti ad
altre fedi è aumentato. “Gli alunni – afferma – provengono da tutte le classi sociali.
La maggior parte di loro è di tradizione indù, ma vi sono anche molti buddisti. A
Pasqua 2012 verranno battezzati 25 giovani catecumeni”. La Chiesa cattolica del Nepal
è però cauta verso al fenomeno e verifica l’autenticità di ogni richiesta, senza cedere
alle pressioni di coloro che vorrebbero un controllo meno rigido e più sbrigativo.
A tutt’oggi chi desidera convertirsi deve seguire un corso di catechismo di tre anni.
Per i minorenni è necessario il consenso della famiglia. Ciò serve per aiutare i catecumeni
nel percorso di fede, attraverso la verifica del loro comportamento e della reale
comprensione dei precetti del cristianesimo. Per la Chiesa, un’adeguata formazione
è fondamentale per riconoscere i germi della fede e accompagnare chi si converte a
ricevere il battesimo. Padre Robin Rai, parroco della cattedrale di Kathmandu, spiega
che la Chiesa accetta le conversioni solo se libere e consapevoli. Chi vuole ricevere
il battesimo deve prima comprenderne il significato. Egli aggiunge che “per poter
operare nel Paese i cattolici devono poi sottostare alle leggi che limitano il proselitismo
e la possibilità di cambiare credo”. Il rispetto di queste regole è fondamentale per
evitare fraintendimenti e mantenere l’armonia con gli altri gruppi religiosi. Fra
il 2007 e il 2009 la comunità cattolica ha subito diversi attentati e minacce da parte
degli estremisti indù. Fra tutti, l’attacco contro la cattedrale di Kathmandu del
23 maggio 2009, costato la vita a tre persone, e l’omicidio di padre John Prakash,
rettore della scuola salesiana di Sirsya (Morang), ucciso da ignoti nel luglio 2007.
Secondo padre Rai, la situazione è migliorata negli ultimi anni. I sacerdoti si sentono
più sicuri, anche se vi sono ancora casi di minacce da parte di fanatici indù. “Io
non ho paura – afferma – mi sento sicuro qui e continuerò a lavorare per la Chiesa”.
(R.P.)