Il Papa inugura la "Domus Australia": una casa per trovare le "radici" e le "ali"
della fede
Una casa per i pellegrini dove scoprire che la fede ha bisogno sia di radici che di
“ali”. Con questo pensiero, Benedetto XVI ha inaugurato ieri pomeriggio la “Domus
Australia”, una struttura destinata in particolare alle persone che dall’Oceania giungono
a Roma per visitare i luoghi della cristianità. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Piedi saldamente
in terra e cuore che si libra in cielo. È questa l’immagine più tipica del cristiano,
uomo che si immerge nell’umanità del suo tempo per diffondervi i valori di Dio. Ed
è questo il migliore augurio che il Papa ha voluto destinare alla “Domus Australia”,
struttura dall’architettura antica ma rimodernata secondo i comfort più all’avanguardia,
ubicata a Roma a poca distanza dalla Stazione Termini, ovvero uno dei luoghi di transito
per eccellenza della capitale. Nel ringraziare il cardinale Pell e le personalità
presenti alla cerimonia di ieri, Benedetto XVI ha prima di tutto ricordato che “quasi
esattamente un anno fa” era stata canonizzata Mary MacKillop, la prima Santa australiana.
In lei, ha osservato il Papa, brillano al meglio le virtù cristiane, tra cui la consapevolezza
di essere di passaggio sulla terra verso un “obiettivo ultimo” dove, ha affermato,
“nessun occhio ha visto, nessun orecchio sentito, né alcun cuore concepito ciò che
Dio ha in serbo per coloro che lo amano”:
“The Church’s long tradition
of pilgrimage… La lunga tradizione del pellegrinaggio della Chiesa
verso luoghi santi serve a ricordarci che siamo proiettati verso il Paradiso; essa
ci richiama alla santità, ci avvicina sempre più al Signore e ci rafforza con cibo
spirituale lungo il nostro viaggio. Tante generazioni di pellegrini si sono recate
a Roma da tutto il mondo cristiano con lo scopo di venerare le tombe dei Santi Apostoli
Pietro e Paolo e di rendere più salda e intensa la propria comunione con la Chiesa
di Cristo fondata dagli Apostoli”.
In quest’ottica, ha proseguito
Benedetto XVI, la “Domus Australia” riveste “un ruolo importante nel fornire un alloggio
ai pellegrini australiani” che raggiungono “la città degli Apostoli”. Per loro, ha
soggiunto, è un modo per riscoprire le radici della fede. E tuttavia “le radici sono
solo una parte della storia” poiché, ha asserito il Papa, “secondo un detto attribuito
ad un grande poeta del mio Paese, Johann Wolfgang von Goethe, ci sono due cose che
i bambini dovrebbero ricevere dai loro genitori: radici e ali”:
“Dalla
nostra Madre Santa, la Chiesa, anche noi riceviamo radici e ali: la fede degli Apostoli,
tramandata di generazione in generazione, e la grazia dello Spirito Santo trasmessa
soprattutto attraverso i sacramenti della Chiesa. I pellegrini che da questa città
ritornano nei loro Paesi sono rinnovati e rafforzati nella fede e vengono accompagnati
dallo Spirito Santo nel loro viaggio verso il Paradiso”.
Prego,
ha concluso Benedetto XVI, “perché i pellegrini che passano per questa casa tornino
alle proprie case con una fede più salda, una speranza e un amore per il Signore più
ardenti, pronti ad impegnarsi con un nuovo zelo a testimoniare Cristo nel mondo in
cui vivono e lavorano”.