Sono ore decisive per il futuro dell’Europa e dell’economia mondiale. Il parlamento
greco si appresta a votare il nuovo piano di austerity con il Paese paralizzato per
il secondo giorno di sciopero generale. Intanto le massime cariche dell’Ue accelerano
per definire l’accordo per blindare l’euro e le banche del vecchio continente, che
sarà presentato al vertice dei capi di Stato convocato a Bruxelles per domenica prossima.
Il servizio di Roberta Barbi:
La votazione
cruciale del pacchetto di misure d’austerità è prevista per oggi pomeriggio, quando
il parlamento ellenico sarà chiamato a pronunciarsi provvedimento per provvedimento,
fra cui le nuove tasse, la diminuzione di 30mila lavoratori nel settore pubblico entro
la fine di quest'anno e il blocco dei contratti di lavoro collettivi. Ieri l’aula
ha approvato il testo nel suo complesso con 154 voti a favore (quelli di tutti i deputati
del Partito socialista) e 141 contrari. Intanto, nel Paese, è iniziato il secondo
giorno di sciopero generale. Tutte le categorie del lavoro sono ferme e la paralisi
dei servizi e totale. Stamani 20mila persone erano già in piazza Syntagma, davanti
al parlamento, teatro ieri degli scontri tra polizia e centinaia di giovani che hanno
provocato oltre 50 feriti. Altrettanto cruciale è la partita che stanno giocando i
massimi esponenti dell’Unione Europea in vista del vertice dei capi di Stato di domenica,
dove sarà presentato il piano franco-tedesco per il salvataggio della Grecia, il rafforzamento
del Fondo salva Stati europeo (EFSF) e la ricapitalizzazione delle banche. In occasione
della cerimonia per la fine del mandato del presidente della Bce, Jean Claude Trichet,
ieri a Francoforte si sono incontrati il presidente francese Sarkozy, il cancelliere
tedesco Merkel, il presidente della commissione Ue Barroso e il direttore generale
del Fmi Christine Lagarde. Il nodo principale resta l’aumento della partecipazione
delle banche al taglio del debito in modo da non provocare il fallimento di Atene
e un contagio devastante.