2011-10-20 14:21:51

Giornata Mondiale dell'Osteoporosi: in Italia, la patologia colpisce 5 milioni di persone


L'osteoporosi causa nel mondo una frattura ogni tre secondi. Proprio per sensibilizzare su questo tema per oggi è stata indetta la Giornata Mondiale dell'Osteoporosi, patologia che colpisce in Italia cinque milioni di persone. Un’epidemia silenziosa, la definisce Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione "Firmo" che appunto si occupa di prevenzione e informazione su questa malattia. La sua riflessione nell'intervista di Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

R. – L’osteoporosi è una condizione di rischio che non dà segno di sé e quando ce ne accorgiamo abbiamo già avuto spesso la prima frattura da fragilità. E’ senz’altro silenziosa ed è senz’altro un’epidemia, perché i numeri parlano chiaro: circa 100 mila fratture di femore sopra i 65 anni.

D. – E’ un problema che colpisce soprattutto le donne oppure anche gli uomini ne sono affetti?

R. – Un milione e mezzo di uomini in Italia, oggi, si considera affetta da una condizione di fragilità; quindi, sicuramente anche gli uomini. Poi, le osteoporosi cosiddette secondarie, cioè quelle causate da farmaci o da malattie, toccano tutti i sessi e tutte le età.

D. – Che cosa possiamo fare sul fronte della prevenzione?

R. – Nutrirsi bene, stare attenti all’assunzione dei minerali, perché l’osso, al contrario di tutti gli altri tessuti, a parte il dente, è calcificato e, quindi, ha bisogno di minerali, soprattutto di calcio. La quantità raccomandata nella popolazione adulta è intorno ad un grammo di calcio al giorno. Bisogna fare attività fisica regolarmente e poi accertarsi che la quantità di vitamina D, che è l’ormone che ci fa assorbire calcio a livello intestinale, sia sufficiente. Nell’anziano sappiamo già di non esserlo e quindi per l’anziano vanno fatte delle supplementazioni adeguate di vitamina D.

D. – I costi per la collettività in Italia?

R. – Sono stati quantificati soprattutto sulle fratture di femore. Noi sappiamo oggi che abbiamo circa 100 mila fratture di femore in Italia, oltre i 65 anni, e possiamo supporre che la maggior parte di questi siano da fragilità, perché sono in una popolazione di età avanzata, e non da traumi. In queste fratture sono stati quantificati costi diretti intorno a un miliardo di Euro. Se consideriamo anche altre fratture, come quelle di tibia o di avambraccio ed alcune delle fratture vertebrali - quelle diagnosticate - che sono circa il 20 per cento, arriviamo ad un miliardo e 500 milioni di Euro: costi altissimi.

D. – Darebbe un consiglio ai comuni cittadini: “bevete molto latte” oppure è solo uno slogan?

R. – Il latte va bene per chi ne può fare uso, che non ha allergie o intolleranze al latte o ai latticini, però consideriamo che un bicchiere di latte contiene circa 300 milligrammi di calcio. Se mille milligrammi sono quelli che dobbiamo introdurre, in un bicchiere di latte intanto ne troviamo 300.(ap)







All the contents on this site are copyrighted ©.