Nel pomeriggio il Papa inaugura la "Domus Australia", centro di accoglienza per i
pellegrini dell'Oceania
Oggi pomeriggio, alle 17.30, Benedetto XVI inaugurerà la “Domus Australia”, il nuovo
centro di accoglienza di Roma per i pellegrini provenienti da questo Paese e dall’intero
continente oceanico. Il nuovo centro aiuterà i pellegrini a vivere il viaggio come
un tempo di rinnovamento della propria fede e come un’intensa esperienza spirituale.
Alla cerimonia, oltre al cardinale arcivescovo di Sydney, George Pell, saranno presenti
i vescovi australiani giunti a Roma per la visita ad Limina insieme con l’ambasciatore
australiano presso la Santa Sede, Tim Fischer, che al microfono di Philippa
Hitchen spiega come sia nato questo progetto:
R. – The
project of the Church of Australia… Questo progetto della Chiesa australiana
– non del governo australiano – ha intanto portato alla rivalutazione di questo monastero
marista, caduto in disuso nelle vicinanze della Stazione Termini. Il centro è stato
fondato da un certo numero di diocesi australiane, come Sydney, Melbourne e Perth,
Lismore e Sandhurst ed altre ancora.
D. – E’ una casa d’accoglienza
o qualcosa di più?
R. – It is a pilgrim centre; we had our first Mass… E’
un centro di accoglienza per i pellegrini. Vi abbiamo già celebrato la prima Messa.
La casa è provvista di una sala conferenze, vicino alla cappella intitolata al cardinale
Knox, modernissima e dotata della più aggiornata tecnologia informatica. Credo sarà
un polo d’attrazione per gli australiani che passano per Roma, e non soltanto per
persone di fede cattolica. La casa ha 32 camere ed è in posizione vantaggiosissima
per quanto riguarda i trasporti.
D. – I primi pellegrini accolti nella
Domus Australia sono stati quelli transitati per Roma e diretti alla Giornata Mondiale
della Gioventù...
R. – Yes, we’ve had trial runs... Sì, abbiamo
fatto le prove generali… Con un evento fortunato per l’Australia e per la Domus Australia
e il suo staff, Papa Benedetto XVI benedirà ed inaugurerà la Casa: non accade spesso
che egli venga su questo lato del Tevere...
D. – Ho sentito che nel
corso dei lavori di ristrutturazione ci si è imbattuti in reperti che risalgono al
I secolo: succede piuttosto frequentemente, quando si affrontano lavori di ristrutturazione
qui, a Roma. Questi reperti saranno esposti nella Domus?
R. – Infact,
in the courtyard now there is a two thousand year old… Sì. Oggi nel cortile
è visibile la pavimentazione di duemila anni fa, che è stata protetta e sistemata
dopo un accuratissimo restauro. Sotto una delle ali dell’edificio è ancora visibile
l’antico impianto fognario che porta al Tevere, anch’esso risalente a duemila anni
fa. (gf)