2011-10-18 09:34:14

Thailandia: la Chiesa mobilitata per le popolazioni colpite dalle alluvioni


Mentre continua l'emergenza in Thailandia, dove le peggiori alluvioni degli ultimi 50 anni hanno già causato quasi 300 vittime e danni stimati in 2,3 miliardi di euro, continua la mobilitazione della Chiesa locale per prestare soccorso e assistenza alle popolazioni colpite, circa 8,5 milioni di persone. In prima fila la Caritas che sta lavorando in stretta collaborazione con diverse congregazioni religiose e con i Disac, i Centri diocesani di azione sociale, in particolare nell’arcidiocesi di Bangkok e nelle diocesi di Nakhon Sawan e Chiang Mai. “I Disac sono il primo punto di contatto con le comunità: ci passano le informazioni e noi mandiamo i generi di prima necessità come l’acqua potabile, sacchi di sabbia, medicine e denaro”, ha riferito all’agenzia Ucan il segretario generale di Caritas Thailandia, padre Pairat Sriprasert. Le alluvioni hanno causato ingenti danni materiali anche a chiese e altre strutture appartenenti alla Chiesa. Nella provincia di Ayutthaya, la più colpita, quasi tutte le scuole cattoliche sono state travolte dalle acque e in molti casi sarà necessario rinviare l’inizio dell’anno scolastico. L’arcidiocesi di Bangkok ha messo a disposizione degli sfollati le strutture non sommerse dalle acque. Così anche la diocesi Nakhon Sawan, il cui vescovo mons. Phibul Visitnonthachai ha lanciato un appello per raccogliere fondi per fare fronte all’emergenza. “Attualmente abbiamo abbastanza per aiutare la gente per un mese”, ha detto il presule. Molte industrie e uffici sono stati allagati dalle piogge torrenziali. Ma il colpo più duro è quello all’agricoltura e alle risaie, che rischia di far diminuire la produzione di riso di 6-7 milioni di tonnellate. (L.Z.)







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