Rapporto denuncia: nelle carceri del Pakistan sono frequenti i casi di tortura
La tragica vicenda di Asia Bibi, donna cristiana condannata a morte ingiustamente
per blasfemia e rinchiusa nel carcere di Shiekupura (in Punjab), riporta l’attenzione
sull’annosa questione del degrado in cui versano le carceri pakistane. I detenuti
in Pakistan sono oltre 78 mila, più di 33 mila in eccesso rispetto alla disponibilità
delle strutture. Almeno 50 mila detenuti – ricorda l’agenzia Fides - sono in attesa
di processo. Nelle carceri imperano tortura, violenza, droga e impunità. In un rapporto
pubblicato mercoledì scorso, dal titolo "Riforma del sistema carcerario del Pakistan”,
l'International crisis group afferma che il sistema carcerario è “corrotto e mal funzionante”.
Una sua riforma è centrale per frenare l'aumento della criminalità e il deterioramento
della giustizia penale. Il sistema carcerario – si legge nel rapporto - “non riesce
a prevenire o perseguire i reati, protegge i potenti, mentre vittimizza poveri e deboli”,
proprio come Asia Bibi. Le carceri, “fortemente sovrappopolate e mal gestite, diventano
terreno fertile per la criminalità e la militanza: i prigionieri hanno più probabilità
di tornare al crimine piuttosto che abbandonarlo”. “Grazie a leggi e procedure obsolete,
il sistema di giustizia penale è caratterizzato da lunghe detenzioni senza processo”.
Inoltre, dati gli scarsi meccanismi di controllo, “la tortura e altri abusi dilagano”
e la vita in prigione è “un focolaio di abuso di droghe, violenza e criminalità”.
Il fenomeno delle detenzioni illegali e arbitrarie, disposte dai militari, aumenta
il malcontento delle popolazioni locali, creando anche in carcere un terreno fertile
per il reclutamento militante. “Il trattamento e le condizioni dei prigionieri – si
conclude nel rapporto - sono un criterio chiave per mostrare la volontà dello Stato
di sostenere lo stato di diritto, migliorare l'accesso alla giustizia e proteggere
i cittadini”. Si chiede al governo, pertanto, una urgente riforma del sistema della
giustizia penale in Pakistan, per dare reali garanzie costituzionali a tutti i cittadini
e far rispettare lo Stato di diritto. (A.L.)