Ogni anno sprecati in Italia 12 miliardi di metri cubi di acqua per l’ortofrutta
Le Giornate europee contro lo spreco del 2011 sono dedicate, quest’anno, al settore
idrico. Nell’ambito di queste Giornate verrà presentato domani a Bologna, a Palazzo
D’Accursio, il “Libro Blu” (Edizioni Ambiente) sugli sprechi dell’acqua in Italia.
Sarà l’occasione per fare il punto della situazione con i due curatori del volume,
il preside della facoltà di Agraria dell’Alma Mater, Andrea Segrè, ed il ricercatore
Luca Falasconi. Nel libro si ricorda, ad esempio, che in Italia dodici miliardi di
metri cubi di acqua sono dispersi ogni anno per l’ortofrutta. Si tratta di una quantità
equivalente ad un decimo del mare Adriatico. Nello scenario mondiale il settore idrico
fa leva su equilibri delicati. Pur essendo una risorsa rinnovabile, l’acqua è comunque
scarsa. Solo circa lo 0,001%, sugli oltre 1,4 miliardi di chilometri cubi d’acqua
presenti sul pianeta, è effettivamente a disposizione del consumo umano. L’acqua si
può contenere, incanalare, raccogliere, purificare, confezionare, trasportare e trasformare
ma non si può produrre. Gran parte degli sprechi – si sottolinea nel libro - proviene
proprio dal settore che più dipende dall’acqua, l’agricoltura. Il 70% dei consumi
di acqua dolce è imputabile ai campi coltivati e agli allevamenti. Secondo lo studio,
anche in Italia perdite e sprechi minacciano la futura disponibilità idrica. Le reti
di distribuzione attualmente presenti sono di scarsa qualità e la gestione della risorsa
è inefficiente. A questo si aggiunge un uso non razionale dell’acqua, soprattutto
in ambito agricolo e domestico. (A.L.)