2011-10-14 13:34:04

Hong Kong: una nuova legge mette a rischio l’autonomia degli istituti scolastici


La Corte d’Appello del Territorio di Hong Kong ha rigettato l’appello presentato dalla diocesi contro l’emendamento all’Ordinanza sull’istruzione del 2004 – approvato nel luglio di quell’anno dal Consiglio legislativo – che richiede alle scuole, in parte sostenute dal governo, di introdurre degli organi di controllo per la gestione amministrativa e didattica. Il vescovo di Hong Kong, mons. John Tong-hon, ha dichiarato: “Abbiamo una responsabilità sociale nel campo dell’educazione, e continueremo a portarla avanti”. Cecilia Wong Yeuk-han, portavoce della diocesi, ha aggiunto: “Le scuole sono parte integrante della nostra missione e tutti devono obbedire alla legge. Continueremo a portarle avanti e a curare gli interessi degli studenti fino a che potremo farlo in accordo con il nostro credo”. La legge – ricorda l'agenzia AsiaNews - offre diversi benefici per le scuole che mettono in atto l’Ordinanza: assicurazione al personale della scuola; elasticità nella gestione dei fondi; un bonus annuale di 350mila dollari di Hong Kong (circa 35mila euro). Secondo il testo, però, ogni scuola sostenuta economicamente dal governo deve approntare un comitato organizzativo interno (School Management Committee, Smc) con valore legale separato da quello delle istituzioni educative (Sponsoring bodies, Sb). Il governo sostiene che questo permette una maggiore trasparenza e una migliore democrazia. Ma per i gestori scolastici è solo una manovra per intromettersi nella gestione interna e minare la libertà di educazione. Le scuole che rifiutano di applicare il decreto, inoltre, vengono penalizzate: diversi rappresentanti cristiani lo hanno definito “discriminante e razzista”. Secondo il giudice Kemal Bokhary “il ricorso è fallito perché la legislazione in oggetto non impedisce alle organizzazioni religiose di nominare all’interno delle loro scuole una maggioranza di persone a loro vicine”. Le 357 scuole - su circa 850 totali - che fino ad oggi avevano ignorato il testo dovranno rivedere la loro posizione. Il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, vescovo emerito di Hong Kong, ha più volte dichiarato che le scuole rette dalla diocesi “non possono vivere senza libertà: se la legge non cambia, siamo pronti a chiuderle”. (A.L.)







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