2011-10-13 14:16:11

Zimbabwe: l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams chiede protezione per scuole e ospedali


«Nonostante gli abusi e le intimidazioni che continuano a colpire la nostra comunità, continuiamo a cercare la pace e la riconciliazione per tutti»: è quanto si sottolinea in un dossier che il primate della Comunione anglicana, l’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, ha presentato nei giorni scorsi al presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe. In un incontro, definito come «costruttivo», l’arcivescovo Williams, assieme all’arcivescovo della provincia anglicana dell’Africa centrale, Albert Chama, ha condiviso con il presidente Mugabe le preoccupazioni inerenti la situazione in cui versano scuole, ospedali e altre strutture sociali gestite dalla comunità anglicana. In particolare, sono state denunciate le attività di contrasto alle attività religiose condotte dai seguaci dell’ex vescovo anglicano, Nolbert Kunonga, che nel 2007 ha contribuito alla creazione di una comunità, di fatto più politica che religiosa, che aspira a sostituirsi alla realtà anglicana ufficiale, puntando in particolar modo all’appropriazione dei beni e delle strutture. Nel dossier si citano, a tale proposito, i diversi danni arrecati a istituti scolastici, ospedali e altre strutture, compresi anche luoghi di culto, che sono stati presi di mira dai membri della comunità che fa capo a Kunonga. In Zimbabwe, inoltre, emerge una questione legislativa: la Costituzione prevede la libertà religiosa, ma dal 2002 resta in vigore una legge per l’ordine pubblico e la sicurezza che pone, talvolta, in maniera pretestuosa, ostacoli alle attività delle comunità religiose. Il primate della Comunione anglicana al termine della visita ha espresso la speranza che lo Zimbabwe «possa continuare a esprimere tutto il suo potenziale di nazione attraverso l’applicazione dei processi democratici e lo stato di diritto». In particolare, è stato chiesto alle autorità «di proteggere l’uso dei beni e delle proprietà della comunità anglicana in modo tale che i religiosi possano proseguire nella pace il loro servizio a Dio e alla popolazione intera». Da parte sua, il presidente Mugabe ha sottolineato il proprio impegno affinché sia applicato lo stato di diritto e le autorità giudiziarie e di polizia continuino a proteggere i cittadini con la dovuta imparzialità. Lo Zimbabwe costituisce la seconda tappa di un viaggio che l’arcivescovo di Canterbury sta compiendo nella provincia dell’Africa centrale. Nei giorni scorsi la visita era iniziata in Malawi. Ultima tappa è invece lo Zambia, dove il primate si fermerà fino ad oggi. (R.P.)







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