ll Cec chiede al governo indonesiano libertà di culto ai cristiani di Bogor
Solidarietà dalla comunione mondiale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Cec) ai
fedeli cristiani della Chiesa di Bogor, in Indonesia, che hanno subito restrizioni
per la celebrazione del culto. Non è possibile celebrare nella chiesa Taman Yasmin
ed è stata vietata la costruzioni di nuovi luoghi di culto e ciò nonostante la Costituzione
garantisca il diritto di riunirsi per motivi religiosi, diritto che è stato riconosciuti
da tutti i tribunali, compresa la Corte suprema. Il divieto, si legge sul portale
www.oikoumene.org, non ha scoraggiato i cristiani che in queste settimane si sono
incontrati la domenica per strada, davanti la chiesa, ma che sono stati dispersi dalla
polizia. “La mia visita di solidarietà nella chiesa Taman Yasmin della Chiesa cristiana
d’Indonesia si iscrive nel quadro del richiamo del Cec al rispetto totale delle fedi,
delle pratiche religiose e del culto di tutte le religioni” ha detto Walter Altmann,
presidente del Comitato centrale del Cec, pastore della Chiesa evangelica della confessione
luterana del Brasile, che ha sottolineato anche l’impegno del Consiglio Ecumenico
delle Chiese perché nei Paesi occidentali i musulmani abbiano il diritto di praticare
la loro fede. Circa la realtà che stanno vivendo i cristiani della chiesa di Taman
Yasmin, il pastore Altmann ha lanciato un appello al governo locale e centrale della
Repubblica d’Indonesia, nonché alle Chiese del mondo intero, perché venga applicata
“immediatamente e senza restrizioni la decisione della Corte suprema”. Il pastore
Altmann, in Indonesia dal 2 all’11 ottobre per prendere parte al secondo Forum cristiano
mondiale che si è svolto a Manado, nel nord delle isole Sulawesi, ha anche incontrato
alcuni rappresentanti delle Chiese di Giacarta nell’ambito di una visita organizzata
dalla Comunione delle Chiese d’Indonesia. (T.C.)