La Thailandia è sott'acqua. Le peggiori inondazioni degli ultimi 50 anni stanno colpendo
in questi giorni il Paese: almeno 300 finora i morti. Centinaia di migliaia gli sfollati.
In pericolo anche la capitale, Bangkok. La Chiesa cattolica è in prima linea per gli
aiuti. Ascoltiamo il segretario generale della Caritas in Thailandia, padre Rocco
Pairat Sriprasert, al microfono di Christopher Wells:
R. - La Chiesa
cattolica in Thailandia sta mobilitando volontari perché siano d’aiuto alle vittime
delle devastanti inondazioni, che hanno ucciso tantissime persone. Operai e soldati
si stanno affrettando a costruire degli argini attorno a Bangkok, perché l’alluvione,
che ha coperto un terzo della Thailandia, minaccia la capitale. Alcune aree alla periferia
di Bangkok sono già state inondate, ma le autorità sperano di salvare il centro, attraverso
strutture che aiuteranno a far defluire l’acqua nel mare. Aspettiamo che una grande
inondazione possa investire Bangkok nel fine settimana. La situazione sta peggiorando
e adesso abbiamo bisogno di cibo per la gente in particolare nelle zone centrali del
Paese. La Caritas thailandese sta organizzando cucine in rifugi provvisori per i molti
sfollati e i volontari sono stati organizzati per distribuire il cibo: questo è per
il momento il problema più urgente. Ma la Caritas ha bisogno anche di altre attrezzature
per affrontare la crisi, come piccole imbarcazioni per mandare i soccorsi nei villaggi
delle zone più remote, perché al momento questi villaggi sono isolati. (ap)