2011-10-11 14:22:18

Pakistan: il dramma delle ragazze delle minoranze rapite, violentate e convertite all'islam


Ogni anno in Pakistan circa 1.000 ragazze cristiane e indù vengono rapite e stuprate da musulmani radicali, costrette alle nozze islamiche, a volte uccise: è un bilancio a tinte fosche quello tracciato all'agenzia Fides da fonti nella Chiesa cattolica e della società civile del Pakistan, come la “Commissione per i Diritti umani del Pakistan”. Alle minoranze religiose, “non viene garantita la giustizia dai tribunali: è una gravissima lacuna nello stato di diritto, e questa è una delle principali cause di sofferenza e di persecuzione”. Inoltre le donne in Pakistan vivono in condizione di inferiorità: solo l’8% delle donne riceve un’istruzione e i feti di sesso femminile vengono spesso abortiti. Le donne cristiane portano, in più, lo stigma di appartenere a una minoranza religiosa: sono le più deboli e vulnerabili. Subiscono abusi ma devono restare in silenzio, pena altre violenze contro la loro famiglia. Fra gli ultimi casi segnalati alla Fides, tutti avvenuti in Punjab, quello di Farah Hatim, ragazza cattolica rapita, islamizzata e costretta a sposare un uomo musulmano nella città di Rahim Yar Khan, nel sud Punjab per cui alcune Ong cristiane hanno chiesto l'intervento della Commissione Onu per i Diritti umani. A maggio 2011, Rebbecca Masih e Saima Masih, due ragazze cristiane, sono state rapite da un gruppo di musulmani e costrette a convertirsi all’islam, nel distretto di Jhung, area di Faisalabad. Sidra Bibi, 14enne cristiana del distretto di Sheikhupura, abusata fisicamente e psicologicamente, è rimasta incinta. Riuscita a fuggire al suo aguzzino, è tornata, in uno stato di prostrazione, dalla sua famiglia. La polizia ha rifiutato di accogliere la sua denuncia. Altre due ragazze cristiane, Uzma Bibi, 15 anni, di Gulberg, e Saira Bibi, 20 anni, infermiere di Lahore, sono state prese con la forza da vicini di casa musulmani, convertite all’islam e costrette a sposarsi con rito islamico. Nel 2010 Fides ha raccontato la storia di Kiran Nayyaz, bambina cattolica 13enne di Faisalabad: rimasta incinta dopo le violenze sessuali, ha dato alla luce un bambino malformato. Shazia Bashir, ragazza cristiana di 12 anni, è stata stuprata e uccisa nel gennaio 2010. Chaudhry Naeem, il ricco avvocato musulmano, responsabile del delitto, è stato assolto. (R.P.)







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