Il capo della Bce Trichet avverte l'Ue: fare presto, la crisi è in netto peggioramento
Campanello d’allarme sull’emergenza economica in Europa. A lanciarlo è stato oggi
Jean Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea (Bce), parlando al parlamento
di Bruxelles. Secondo Trichet, la crisi è sistemica e i singoli governi devono affrontarla
con maggior decisione. La situazione è in progressivo peggioramento, ha detto ancora
Trichet. Parole che rappresentano una vera doccia fredda per i partner continentali.
Il servizio di Giancarlo La Vella:
Jean Claude
Trichet affronta senza mezzi termini la situazione economica continentale, dipingendo
un quadro ben più grave di quello trapelato sinora, di fronte al quale sembrava sufficiente
una politica di sacrificio e l’aiuto monetario di Bruxelles nei confronti degli Stati
vicini alla bancarotta. “Il tempo è limitato – ha sottolineato il presidente
della Bce – ed è necessario che sulla crisi del debito e sulla ricapitalizzazione
delle banche ci siano decisioni chiare”, ha detto ancora, commentando il rinvio del
vertice europeo al 23 ottobre prossimo. Questo rinvio – ha messo in evidenza – è utile
solo se l’Unione Europea sarà finalmente in grado di trovare risposte chiare. Trichet
ha evidenziato ancora come sia ormai l’Europa l’epicentro della crisi, con un inevitabile
contagio a Stati Uniti e Giappone. Più che un’analisi, dunque, un’esortazione ai 27
a non perdere tempo di fronte una situazione che si è deteriorata in poche settimane.
Tutto questo, mentre oggi la "troika" economica formata da Unione Europea,
Fondo monetario internazionale e Banca centrale è a Dublino, per controllare gli effetti
del recente piano di salvataggio per l’Irlanda. Mentre la Slovacchia potrebbe mandare
a monte l’intero piano salva-Stati, per il quale occorre l’unanimità dei Paesi membri,
se oggi il parlamento di Bratislava dovesse esprimere un voto contrario. Il governo
ha chiesto in merito il voto di fiducia.