Appello del Papa all'Angelus: con la vostra santità rinnovate la Calabria. Il sindaco
di Lamezia: basta con la mafia!
Il Papa al termine della Messa ha presieduto la preghiera mariana dell’Angelus rivolgendo
un nuovo forte appello a rinnovare la Calabria. In precedenza, erano stati il sindaco
e il vescovo di Lamezia Terme a esprimere con accenti accorati le speranze di una
popolazione che vuole tornare a vivere con dignità. il servizio di Sergio Centofanti:
La popolazione
della Calabria si è stretta intorno al Papa con un grande e caloroso abbraccio. Il
sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, si è fatto portavoce, all’arrivo
di Benedetto XVI, delle difficoltà che vive questa terra:
“Grandi speranze
e terribili delusioni si sono alternate: abbiamo aspettato invano il lavoro e l’industria;
invece solo spreco di denaro pubblico, come tante, troppe volte nel Mezzogiorno… Ma
qui, nella più estesa area industriale del Sud, diversi imprenditori hanno realizzato
iniziative serie e robuste e ci può essere ancora un’occasione concreta di futuro”.
Il
sindaco parla delle tante risorse umane di questa terra accogliente, delle iniziative
di solidarietà e del volontariato che devono lottare contro i tentacoli soffocanti
della criminalità:
“Noi non possiamo accettare che nella nostra terra
si rafforzi il dominio di poteri criminali, che l’impresa buona sia scacciata da quella
cattiva e inquinata, che il capitale illegale si sostituisca a quello legale, che
i nostri giovani non abbiano lavoro e prospettiva e siano costretti ad andare via…
perfino tanti sacerdoti vengono minacciati. E' terribile che per un lavoro totalmente
in nero e sottopagato si debba tragicamente morire come è accaduto alle operaie di
Barletta. Non vogliamo essere una terra amara (applausi) ma una terra di libertà per
le donne che qui incontrano più ostacoli e difficoltà, per gli uomini di oggi, per
i nostri figli!”.
Il sindaco ha ricordato quindi la visita di Giovanni
Paolo II in Calabria, 27 anni fa:
“Il Beato Giovanni Paolo II si rivolse
a noi calabresi, esortandoci: ‘Fatevi animo e abbiate fiducia. Sarà un domani migliore!’.
Anche le sue parole Santità, lasceranno una traccia indelebile nel cuore di ognuno
di noi e soprattutto nel cuore dei nostri ragazzi: hanno bisogno di essere incoraggiati
per costruire il loro futuro liberi dalle mafie, dai ricatti e dalle paure... (applausi)
I giovani sono la nostra speranza: basta con la mafia!”.
Anche il vescovo
di Lamezia, Luigi Antonio Cantafora, nel suo saluto al Papa, ha espresso
i suoi auspici per questa visita:
“‘Nel nome di Gesù Cristo, il Nazzareno,
cammina’: è la parola che ci ha accompagnato in questo tempo di preparazione alla
sua visita pastorale. E ora lo stesso Successore di Pietro è qui in mezzo a noi, per
confermarci nella fede, per incoraggiarci nella speranza, per esortarci alla carità,
che tutti siamo chiamati ad esprimere tra noi e anche nelle molteplici forme del vivere
sociale”.
Al termine della Messa, il Papa all’Angelus ha affidato a
Maria tutte le speranze e le preoccupazioni di questa terra in cui sorgono così tanti
santuari dedicati alla Madre di Dio. E ha invitato i fedeli ad essere santi per affrontare
i gravi problemi sociali e costruire il bene comune:
“La fede dei
Santi rinnova il mondo! Con la stessa fede, anche voi, rinnovate oggi la vostra e
nostra amata Calabria!”.