“Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno: cammina!”. Questo il motto scelto per la visita
pastorale che il Papa effettuerà domani a Lamezia Terme-Serra San Bruno. L'intera
Calabria attende con trepidazione l'arrivo del Pontefice, previsto per le 9.15 all'aeroporto
internazionale di Lamezia. Poi il trasferimento nella periferia della città, dove
verranno celebrati la Santa Messa e l'Angelus. Nel pomeriggio, Benedetto XVI sarà
a Serra San Bruno: dopo il saluto alla popolazione locale, la visita alla Certosa
per la celebrazione dei Vespri con i monaci. Sul clima di attesa, sentiamo la nostra
inviata in Calabria, Emanuela Campanile: Preparativi febbrili,
emozione e speranza. E' così che Lamezia Terme - ma sarebbe meglio dire, la Calabria
tutta - sta vivendo l'arrivo di Benedetto XVI previsto per domenica 9 ottobre. Bandiere
dello Stato Pontificio un po' ovunque, sui balconi, nei crocicchi, lungo il percorso
che il Papa seguirà dall'aeroporto alla periferia industriale della città. Ed è proprio
qui, in questa vasta area - prevedono accoglierà più di 100 mila persone - che è stato
allestito il palco per la celebrazione della Santa Messa e dell'Angelus: 46 metri
su cui è stato posizionato, in un angolo, un grande secolare ulivo. Oggi poi, sulla
copertura del palcoscenico verrà issata una croce in metallo di 18metri ispirata alla
croce molto più antica del monatero di sant'Elia di Cortale. Ma l'attesa coinvolge
anche Serra San Bruno dove il Papa si recherà nel pomeriggio per pregare insieme ai
monaci della Certosa. Si tratta, e lo dicono in molti qui a Lamezia, di un evento
storico, di una esperienza unica soprattutto per i giovani, veri destinatari del messaggio
di fede e speranza che Benedetto XVI porterà in questa terra afflitta da mali storici
ma mai privata della sua profonda spiritualità. Ecco perchè la Calabria, come ricodato
dall'Arcivescovo Metropolita di Reggio Calbria-Bova e Presidente della CEC Mons. Vittorio
Mondello, è pronta ad accogliere il successore di Pietro come roccia sicura a cui
aggrapparsi.