2011-10-08 16:40:07

Belgio: verso un nuovo governo dopo 18 mesi di crisi


Dopo 18 mesi, si è conclusa la crisi politica in Belgio. Nella notte è stata raggiunta un'intesa globale su un pacchetto di riforme istituzionali che spiana la strada alla nascita di un nuovo governo. L’accordo, tra otto partiti fiamminghi e francofoni, verrà ufficializzato in parlamento martedì prossimo e garantirà la formazione del nuovo governo. Il servizio di Giancarlo La Vella:RealAudioMP3

Dopo un anno e mezzo il Belgio può riprendere la strada della piena gestione istituzionale. Il nodo da sciogliere verteva su un profondo contrasto tra partiti francofoni e fiamminghi, che hanno finalmente raggiunto un'intesa sulla riforma di alcune istituzioni: una svolta, secondo molti storica, che prevede maggiori poteri per le regioni. Portata poi da quattro a cinque anni la durata della legislatura federale, la stessa di quelle regionali, ma con elezioni che si svolgeranno non in contemporanea. L'autonomia delle tre regioni – le Fiandre di lingua fiamminga, la Vallonia e Bruxelles di lingua francese – viene rafforzata a livello fiscale e sanitario, ma non riguarderà Protezione civile e Vigili del fuoco, come chiedevano invece i fiamminghi. Nell’immediato futuro politico del Belgio vi sono ora due scogli: i partiti dovranno trovare un ulteriore difficile accordo sul bilancio 2012 e sulla politica socio-economica, poi sulla formazione del nuovo governo con le relative cariche istituzionali; impresa non facile, viste le profonde diversità di vedute tra Vallonia e Fiandre, divise politicamente oltre che linguisticamente: il sud francofono è a maggioranza socialista, mentre il nord fiammingo è conservatore. Saranno necessarie due o tre settimane per dare vita al governo, ma a questo punto la formazione di un esecutivo con pieni poteri è un passo obbligato, anche in chiave europea, per porre fine ad una crisi da record mondiale, sia pure di fronte a posizioni che sembrano inconciliabili.







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