2011-10-07 14:33:09

Nuovo appello dell’arcivescovo di Conakry al dialogo e alla riconciliazione in Guinea


Un appello al dialogo “senza condizioni, nel nome di Dio e di tutti i guineani”. A lanciarlo è stato nuovamente mons. Vincent Coulibaly, arcivescovo di Conakry, in occasione della giornata nazionale di preghiera e di perdono indetta dalla Commissione per la riconciliazione nazionale (Ncr) di cui è presidente. L’iniziativa è stata organizzata per ricordare il secondo anniversario del massacro di 130 civili perpetrato il 28 settembre 2009 dalla passata giunta militare del capitano Moussa Dadis Camara, e in un contesto di una crescente tensione tra le forze politiche del Paese con l’avvicinarsi delle prossime elezioni legislative il 29 dicembre. Nel suo appello – riferisce l’agenzia Cisa - mons. ha Coulibaly invitato i guineani a ricordare con la preghiera tutte le vittime delle cicliche repressioni militari che hanno segnato la recente storia della Guinea Conakry e a vivere “uniti” e “in armonia” per potere “godere le ricchezze di cui Dio ha dotato il Paese”. Concetti già espressi alcuni giorni addietro in un appello congiunto con l’Imam della grande moschea Fayçal, Elhadj Mamadou Saliou Camara, co-presidente della stessa Commissione per la riconciliazione nazionale. I due leader religiosi avevano chiesto alla classe politica di “rispettare un periodo di tregua sociale per evitare ogni parola e comportamento provocatorio, ogni iniziativa come meeting e proteste che potrebbero acuire le frustrazioni e alimentare ideologie dannose”. A soli nove mesi dall’investitura del presidente Alpha Condé, il primo eletto democraticamente dall’indipendenza, il clima politico in Guinea Conakry si è incrinato soprattutto dopo il fallito attacco dello scorso luglio contro la sua residenza. Ad alimentare le tensioni ci sarebbe il presunto rifiuto del partito al potere di dialogare con l’opposizione e le sue decisioni bollate come “unilaterali” in vista dell’appuntamento elettorale di dicembre. Le tensioni sono sfociate il 27 settembre in nuovi scontri tra polizia e manifestanti a una manifestazione non autorizzata nella capitale. (A cura di Lisa Zengarini)







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