Nota dell'episcopato in vista delle prossime consultazioni presidenziali
I cattolici “hanno gli stessi diritti e doveri degli altri di partecipare alla vita
pubblica” e la Chiesa, attraverso le sue istituzioni, “deve essere libera di svolgere
la sua missione e di contribuire al bene comune, senza essere spinta a sacrificare
insegnamenti fondamentali e principi morali”. Sono nette le indicazioni dei vescovi
degli Stati Uniti contenute in una recente nota introduttiva che accompagna la riproposizione
— in vista delle elezioni presidenziali del 2012 — dei contenuti di un documento pubblicato
già in passato dall’Episcopato, con il quale si esortano i cittadini a un sano impegno
sociale, avendo come guida nelle proprie scelte politiche i principi della fede e
i valori morali fondamentali. Il documento, dal titolo “Forming Consciences for Faithful
Citizenship. A Call to Political Responsibility from the Catholic Bishops of the United
States” era stato approvato nel 2007 e poi ristampato negli anni successivi. La nota
- riferisce l’Osservatore Romano - è stata inserita con l’intento di chiarire il pensiero
dei vescovi per evitare ogni strumentalizzazione in vista appunto delle elezioni
del 2012. In essa si elencano una serie di temi che “sollevano serie questioni morali”.
Tra questi quelli legati alla difesa della vita e della libertà di coscienza degli
operatori sanitari in materia di contraccettivi e aborti. Inoltre, si citano i tentativi
sempre più insistenti di introdurre misure legislative contro il matrimonio autentico,
quello tra un uomo e una donna. La nota ribadisce poi l’urgenza, in un tempo di grave
crisi economica, di approntare misure adeguate per tutelare i poveri e di promuovere
interventi che promuovano il rispetto della dignità degli immigrati e rifugiati.
Per quanto concerne invece la situazione internazionale, si fa riferimento, in particolare,
alla pace in Terra Santa e in Medio Oriente. Il documento puntualizza che “i vescovi
non intendono dire ai fedeli per chi o contro chi votare”, ma “aiutare i cattolici
a formare la propria coscienza conformemente alla verità di Dio”. “La responsabilità
di compiere scelte nella vita politica – affermano - spetta a ogni individuo alla
luce di una coscienza adeguatamente formata”. E tuttavia i presuli americani rivendicano
il legittimo diritto di intervenire nella vita pubblica: “L’obbligo di fornire insegnamenti
sui valori morali che dovrebbero modellare la nostra vita, compresa quella pubblica,
è fondamentale per la missione” e, concludono, la tradizione pluralistica della nostra
nazione è valorizzata, non minacciata quando i gruppi religiosi e i credenti portano
le loro convinzioni e preoccupazioni nella vita pubblica”. (L.Z.)