2011-10-07 14:33:22

Nota dell'episcopato in vista delle prossime consultazioni presidenziali


I cattolici “hanno gli stessi diritti e doveri degli altri di partecipare alla vita pubblica” e la Chiesa, attraverso le sue istituzioni, “deve essere libera di svolgere la sua missione e di contribuire al bene comune, senza essere spinta a sacrificare insegnamenti fondamentali e principi morali”. Sono nette le indicazioni dei vescovi degli Stati Uniti contenute in una recente nota introduttiva che accompagna la riproposizione — in vista delle elezioni presidenziali del 2012 — dei contenuti di un documento pubblicato già in passato dall’Episcopato, con il quale si esortano i cittadini a un sano impegno sociale, avendo come guida nelle proprie scelte politiche i principi della fede e i valori morali fondamentali. Il documento, dal titolo “Forming Consciences for Faithful Citizenship. A Call to Political Responsibility from the Catholic Bishops of the United States” era stato approvato nel 2007 e poi ristampato negli anni successivi. La nota - riferisce l’Osservatore Romano - è stata inserita con l’intento di chiarire il pensiero dei vescovi per evitare ogni strumentalizzazione in vista appunto delle elezioni del 2012. In essa si elencano una serie di temi che “sollevano serie questioni morali”. Tra questi quelli legati alla difesa della vita e della libertà di coscienza degli operatori sanitari in materia di contraccettivi e aborti. Inoltre, si citano i tentativi sempre più insistenti di introdurre misure legislative contro il matrimonio autentico, quello tra un uomo e una donna. La nota ribadisce poi l’urgenza, in un tempo di grave crisi economica, di approntare misure adeguate per tutelare i poveri e di promuovere interventi che promuovano il rispetto della dignità degli immigrati e rifugiati. Per quanto concerne invece la situazione internazionale, si fa riferimento, in particolare, alla pace in Terra Santa e in Medio Oriente. Il documento puntualizza che “i vescovi non intendono dire ai fedeli per chi o contro chi votare”, ma “aiutare i cattolici a formare la propria coscienza conformemente alla verità di Dio”. “La responsabilità di compiere scelte nella vita politica – affermano - spetta a ogni individuo alla luce di una coscienza adeguatamente formata”. E tuttavia i presuli americani rivendicano il legittimo diritto di intervenire nella vita pubblica: “L’obbligo di fornire insegnamenti sui valori morali che dovrebbero modellare la nostra vita, compresa quella pubblica, è fondamentale per la missione” e, concludono, la tradizione pluralistica della nostra nazione è valorizzata, non minacciata quando i gruppi religiosi e i credenti portano le loro convinzioni e preoccupazioni nella vita pubblica”. (L.Z.)







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