Le donne peruviane non denunciano le violenze di coppia per tutelare i propri figli
Il 56% degli abitanti con più di 18 anni di quattro città del Perú ritiene che le
donne non denuncino gli episodi di violenza subita per evitare ritorsioni nei confronti
dei propri figli. Da un recente sondaggio effettuato a Lima, Piura, Ayacucho y Pucallpa,
che ha coinvolto 1407 uomini e donne, è emerso che sempre più donne in Perù tollerano
le violenze dei loro mariti e compagni per difendere i figli. Il timore di denunciare
gli aggressori - riferisce l'agenzia Fides - dipende dal loro stato di dipendenza
economica, che impedirebbe di proteggere i figli dai padri aggressivi. Secondo quanto
riferito dalla responsabile del movimento ‘Manuela Ramos’ “molte delle donne che presentano
denuncia finiscono per essere uccise. Bisogna quindi prima assicurarsi che non rimangano
vittime dei mariti”. In una conferenza stampa ha anche aggiunto che i Centri statali
di accoglienza per le vittime della violenza sono ancora insufficienti per riuscire
a tutelare tutte le donne che denunciano gli aggressori senza timori di rivendicazioni
future. Nonostante a Huamanga (il 62%) e Pucallpa (il 63%) la maggioranza ritenga
che la tutela dei figli sia il fattore determinante che ostacola le denunce di aggressioni,
dipendenza economica (56%), scarsa autostima (56%) e la speranza che prima o poi i
mariti cambino carattere (31%), costituiscono altri gravi deterrenti. (R.P.)