Consiglio ecumenico delle Chiese: le armi atomiche attentano al futuro dell’uomo
Le armi nucleari costituiscono un attentato al futuro dell’uomo, un crimine contro
l’umanità, esse “vanno eliminate dalla faccia della terra”. Il Consiglio Ecumenico
delle Chiese rilancia l’impegno internazionale a favore della pace e della cooperazione,
esortando i governi del mondo “a creare le condizioni per un mondo senza armi nucleari”.
Durante un recente incontro organizzato a Ginevra sono state esaminate le prospettive
internazionali per il disarmo nucleare. Appare più che mai urgente la necessità di
programmare la progressiva eliminazione delle testate nucleari nel continente europeo
e di implementare la cooperazione con le grandi potenze del mondo al fine di contribuire
attivamente al controllo degli armamenti, alla non proliferazione e al disarmo. Il
Consiglio Ecumenico delle Chiese sostiene la totale eliminazione delle armi nucleari
e persegue passi concreti verso tale difficile obiettivo in sei continenti. Secondo
Jonathan Frerichs, responsabile esecutivo del programma del Consiglio Ecumenico delle
Chiese per la costruzione della pace e del disarmo, e membro della “Chiesa evangelica
luterana” in America, trascorsi oltre sessantacinque anni dalla tragedia di Hiroshima
e Nagasaki, “le bombe nucleari ancora atterriscono l’umanità e impediscono una pace
duratura”. C’è ancora l’eredità, fin dal 1945, della divisione del mondo in due campi:
pochi grandi Stati che asseriscono il loro diritto di possedere armi di distruzione
di massa e la maggior parte degli altri che ne sono sprovvisti. Tale ineguaglianza
“non è, non può essere parte del patrimonio dell’umanità”. Tuttavia, questa attuale
disuguaglianza mondiale può essere corretta grazie all’azione di quanti, con buona
volontà, fanno “una scelta contro la morte e per la vita”. Un dato fa sperare per
il futuro. In diverse nazioni - è stato confermato dai partecipanti all’incontro del
Consiglio Ecumenico delle Chiese - molti uomini politici, ormai anziani ed ex generali,
hanno rinnegato le loro precedenti convinzioni e ora si dichiarano favorevoli al disarmo
atomico. In diversi continenti, parlamentari professionisti e scienziati - ricorda
l'Osservatore Romano - partecipano a manifestazioni per chiedere l’abolizione delle
armi nucleari. “Chiediamo a Dio di benedire i governanti e i cittadini che, con forte
convinzione, rinnovano la decisione di proteggere l’inviolabilità della vita”. (A.L.)