Crollo di Barletta. Domani i funerali delle 5 vittime. Mons. Pichierri: disastro immane,
tornare alla legalità
Sgomento e dolore a Barletta per la morte di 4 operaie, che lavoravano senza alcuna
garanzia contrattuale, in seguito al crollo, lunedì mattina, di un palazzo dove era
stato allestito un laboratorio di confezioni. In seguito al cedimento strutturale,
è morta anche una ragazzina di 14 anni, figlia dei titolari del laboratorio. I funerali
si celebreranno domani, nella città pugliese, e saranno presieduti dall’arcivescovo
di Trani – Barletta – Bisceglie, arcivescovoGiovanni Battista Pichierri,
che al microfono di Luca Collodi, si sofferma su questa tragedia:
R. – E’
un disastro veramente immane. Ci sono responsabilità gravi da appurare e la magistratura
già si è mossa. Mi ha colpito particolarmente un giovane che, guardando la sua sposa
giovanissima, si è abbracciato forte a me, gridando: “Non può, non può morire!”. Tutti
dobbiamo essere consapevoli delle responsabilità che abbiamo, ciascuno secondo i nostri
compiti. E’ una parola forte alle coscienze …
D. – Davanti a questa
tragedia emergono due aspetti: il primo, la responsabilità umana davanti all’insicurezza
dei luoghi di lavoro; il secondo, la responsabilità umana di persone che lavorano
8-10 ore al giorno per paghe irrisorie, meno di 4 euro l'ora …
R. –
Noi dobbiamo essere tutti nella legalità e questo a vantaggio della vita umana. Dovremmo
partire veramente dal bene vero della persona, affinché si esprima anzitutto nella
sua dignità, nella sua onorabilità e anche nella sua competenza, rispettando – è chiaro
– le regole del lavoro, che deve essere fondato su un contratto legittimo. Chi mira
al guadagno a scapito della dignità della persona, sfrutta la persona!
D.
– Perché è così difficile mantenere la legalità?
R. – Penso che alla
radice del male c’è proprio l’egoismo: se noi non combattiamo questo egoismo, saremo
sempre la causa e i responsabili di questi disastri immani… (mg)