2011-10-04 15:15:57

Nel segno di San Francesco, un "pellegrinaggio radiofonico" per la pace e il dialogo


Sulle orme di San Francesco per la pace e il dialogo. Si conclude domani il "pellegrinaggio radiofonico" interreligioso organizzato dalla nostra emittente nei conventi francescani della valle reatina, nel Lazio. Sull'iniziativa, ascoltiamo il servizio della nostra inviata, Antonella Palermo:RealAudioMP3

Il linguaggio di San Francesco è linguaggio di pace, perché profondamente umano e capace perciò di andare al di là delle appartenenze religiose. E’ dal cuore dell’uomo, non da tante parole spesso vane che bisogna ripartire per gettare ponti fra i popoli: lo ripete padre Marino Porcelli, superiore del santuario di Fontecolombo, dove Francesco scrisse la Regola. Camminare in questa valle santa areatina, poco nota ai più, è riscoprire l’essere creatura sotto lo sguardo di Dio. Mustafa Cenap Aydin, musulmano turco, è entusiasta di tanta bellezza e di una storia che parla di umiltà e tenacia. E si impegna a portarci i suoi amici musulmani:

“Camminando sulle orme di San Francesco, mi sento veramente di essere chiamato a fare un cammino interiore. Per questo dico che comincio un cammino anche interiore per capire meglio questo messaggio di pace di San Francesco”.

Rosario Confessore, pastore valdese ci ricorda la vocazione di Abramo, chiamato ad uscire dalla propria terra, dalle proprie sicurezze:

“In questo cammino si incontra anche la serenità, la gratitudine a Dio per questi nuovi incontri e per tante esperienze che si possono fare solo e proprio nella libertà dei figli di Dio”.

Olga Olina, nella vita dipinge icone russe e scrive poesie: ha gli occhi mistici e si chiede dove sia la differenza tra cattolici ed ortodossi e non trova risposte…

“Mi sento leggera in questo cammino di San Francesco. E’ il sentiero che fa guarire il pensiero”.

Sul sentiero per Greccio incrociamo un pellegrino sessantenne di Bruxelles, in cammino da due mesi e mezzo sulla Via Francigena: auspica più strutture per l’accoglienza a basso costo, come avviene a Santiago, e prega perché l’uomo ridiventi semplice ed amico della povertà.

Infine, il pensiero di padre Giuseppe Frasca, su cosa significa vivere la povertà di Francesco oggi:

"Semplificare il cuore; partire dal cuore, liberando dal cuore tutte quelle cose che non servono: ti liberi materialmente se prima hai liberato il cuore. Quindi semplicità di cuore…" (mg)







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