2011-10-04 08:47:17

Francia: documento dei vescovi per le elezioni del 2012


Vita nascente, fine vita, famiglia, educazione, banlieus, immigrazione, laicità. Sono 13 i punti da prendere in considerazione in vista delle elezioni presidenziali del 2012, quando cioè la Francia sarà chiamata ad eleggere il presidente della Repubblica e a scegliere i suoi rappresentanti politici. Scendono per la prima volta in campo i vescovi francesi che ieri con una conferenza stampa tenuta a Parigi dal presidente della Conferenza episcopale francese (Cef), cardinale André Vingt-Trois, hanno presentato un documento a firma del Consiglio permanente della Cef sulle elezioni. Il testo - 6 pagine, ripreso dall'agenzia Sir - esordisce con la constatazione della crisi che sta attraversando non solo la Francia ma l’Europa intera, affermando che “gli effetti della crisi finanziaria mondiale che si è accelerata nel 2008, è lontana dall’essere risolta”. Ma – aggiungono subito i vescovi – “come cristiani dobbiamo avere fiducia: le crisi che attraversano le società umane possono essere occasione di rinnovamento e di esperienze che orientano di nuovo il futuro. Non devono pertanto impedirci di assicurare sempre e in ogni circostanza il rispetto di ogni persona umana, l’attenzione particolare per i più deboli, lo sviluppo della cooperazione con gli altri Paesi e la ricerca della giustizia e della pace di ogni popolo”. Questo documento – prosegue l’episcopato francese – è finalizzato a sottoporre all’elettorato una serie di “punti che ci sembrano importanti in vista delle elezioni. Ad ogni cittadino, ad ognuno di voi – scrivono i vescovi francesi -, spetta il compito di esaminare i programmi e i progetti dei partiti e dei candidati e di capire se questi approcci sono coerenti o no con la società nella quale desideriamo vivere”. I primi tre punti dei 13 punti sollevati dall’episcopato francese sono la vita nascente (“l’aborto non può mai essere presentato come una soluzione per le madri in difficoltà”); la famiglia (“La famiglia, fondata sull’unione dell’uomo e della donna deve essere aiutata economicamente e difesa, perché attraverso i figli che essa educa, sono in gioco l’avvenire e la stabilità stessa della società”); l’educazione (“un’educazione giusta implica la libertà e la responsabilità dei genitori e la trasmissione di tutti i saperi essenziali”). Altro punto sollevato dal documento francese riguarda i quartieri periferici e le città perché – si legge – “luoghi sempre più di violenza e traffici illegali”. I vescovi ritengono che “una politica puramente repressiva non sarebbe sufficiente per risolvere i problemi di fondo” ed invocano “iniziative per aiutare la popolazione a comprendere la società in cui vive e a sentirsene parte integrante”. C’è poi il punto riguardante il “fine vita” in cui i vescovi ribadiscono che “ogni persona, qualunque sia la sua età, stato di salute, handicap e malattia, mantiene la sua dignità”. (R.P.)







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