Gli aiuti delle Pontificie Opere Missionarie alla Chiesa in Algeria
La Chiesa in Algeria non ha molti fedeli, ma negli ultimi anni la Santa Sede e le
Pontificie Opere Missionarie (Pom) le sono state molto vicine con la preghiera e il
sostegno ai missionari. Ora le Pom hanno compiuto uno sforzo in più, riferisce l'agenzia
Zenit, e hanno raccolto 184.500 Euro da destinare alla Chiesa algerina per grandi
opere di educazione e assistenza i più bisognosi come già fatto in altre parti del
continente. Il sostegno anche di tipo economico è fondamentale per i sacerdoti e i
vescovi presenti nel Paese, ma anche per finanziare incontri di preghiera e di studio
interreligioso. Tra gli obiettivi, ad esempio, quello di realizzare il prossimo anno
una settimana nello stile di Taizé per 150 studenti, perché “non si può amare e nemmeno
rispettare ciò che non si conosce”. Già alcuni successi materiali sono stati, comunque,
raggiunti: all’inizio dell’anno, ad esempio, è stato possibile riaprire le porte della
storica chiesa Notre Dame d’Afrique dopo tre anni di lavori finanziati dall’Unione
europea, dalla città di Marsiglia e dai governi francese e algerino, oltre che da
donatori privati. Le Pom, infine, sono fiduciose sul futuro e richiamano il motto
del cardinale Charles Lavigerie, fondatore dei Padri Bianche e arcivescovo di Algeri
alla fine del XIX secolo: “Amate l’Africa per le sue ferite insanguinate e per le
sue grida di dolore, per i suoi grandi uomini e i suoi Santi”. (R.B.)