Ad Ivrea, in Piemonte, la Beatificazione di suor Antonia Maria Verna, presieduta dal
cardinale Bertone
Si è svolta oggi pomeriggio a Ivrea la cerimonia di Beatificazione di suor Antonia
Maria Verna, fondatrice dell’Istituto delle Suore della carità dell’Immacolata Concezione,
“l’apostola della carità educativa” vissuta tra 1700 e 1800. In rappresentanza del
Santo Padre, il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha presieduto la
celebrazione. All’Angelus il Papa ha ringraziato il Signore per aver donato al mondo
la luminosa figura di questa religiosa, modello di donna consacrata e di educatrice.
Nell’intervista di Fausta Speranza, il postulatore della Causa di Beatificazione,
padre Giovangiuseppe Califano, dell’Ordine dei Frati minori francescani, spiega
su cosa si concentrava di più l’attenzione e l’azione della nuova Beata, Antonia Maria
Verna:
R. - Soprattutto
sulla mancanza d’istruzione, sull’ignoranza ed anche sul soccorrere le povertà emergenti
della sua diocesi. Quest’ansia di carità si è poi diffusa ed ha contagiato tante suore
che, attraverso gli anni, hanno portato questo carisma un po’ in tutto il mondo.
D.
- C’è una vicenda particolare legata alla vocazione di Antonia Maria Verna: i genitori
pensavano per lei la strada del matrimonio ma lei, invece, difese la sua scelta di
seguire la vocazione religiosa. Di fronte a questa scelta - che a volte appare un
po’ di “abbandono della vita” e che invece è una scelta “alta” di vita - che cosa
può significare, in particolare per le famiglie di oggi, rileggersi la vicenda di
Antonia Maria Verna?
R. – Lei ha desiderato consacrare tutta se stessa al servizio
e alla donazione nella gratuità. Questa scelta l’ha resa madre sia delle persone che
ha soccorso, sia di tante sorelle e suore che hanno voluto seguire il suo esempio.
La sua è quindi una vita feconda, ricca di bene. La vita di una donna che si è realizzata
pienamente.
D. – Leggiamo, nella prima biografia di don Francesco Vallosio,
che “sorse in lei il generoso pensiero d’opporsi al rovinoso torrente, a fare argine
al vizio imperversante nella società”. Dato che anche noi nel nostro tempo osserviamo
la perdita di alcuni punti di riferimento etici, che cosa può insegnarci questa figura?
R.
- I tempi di Antonia Maria Verna erano tempi difficili per via delle idee illuministiche
e per le tante persone che non sapevano più compiere un discernimento dei valori della
morale. Quindi un’analogia con i nostri tempi forse esiste. Certamente in ogni tempo
i dettami e la verità del Vangelo sono elementi indispensabili per far luce nelle
scelte di vita. E questa Beata ci insegna che ascoltando la Parola del Signore si
può compiere veramente un discernimento, una scelta di vita, e quindi soccorrere le
emergenze della nostra società.
D. - Ci aiuta a capire che cosa ha portato
questa suora - una suora come tante che, in nome dell’incontro con Cristo, spendono
la loro vita al suo servizio -, al riconoscimento di Beata?
R. - Antonia Maria
Verna ha dovuto affrontare una vita di sofferenza e di umiliazione per poter mantenere
viva la sua opera. Ha dovuto affrontare tante contrarietà, dovute a particolari fattori
del tempo, anche giuridici. Di fronte a tutte le calunnie che ha subìto, ha seguito
il Signore per la via dell’umiliazione e si è fidata sempre della Provvidenza di Dio.
Ha lasciato l’ultima parola alla Provvidenza di Dio ed è questo ad averla resa una
donna forte.
D. - Possiamo dire, dunque, che ha unito l’obbedienza al progetto
che Dio aveva su di lei con una forte grinta per difenderlo?
R. – Certamente.
E’ una donna evangelicamente forte! La fortezza è una delle virtù cardinali e si basa
sul discernimento della volontà di Dio. Antonia Maria Verna era consapevole di avere
una missione, di avere un dono di Dio da difendere ed è stato proprio questo ad averla
resa forte nella Verità. Direi che questi segnali provenienti dalla Chiesa nel proporre
nuove figure al culto sono un segno di speranza per tutti noi. Anche se a volte siamo
tentati di fare dei bilanci negativi o pessimistici, i Santi ci invitano a guardare
in alto. (vv)