Chiesa in Vietnam: la famiglia sia il luogo privilegiato per trasmettere la fede
In Vietnam il Comitato pastorale delle famiglie della Conferenza episcopale ha organizzato
la II Conferenza per tutti i comitati delle 26 diocesi del Paese. L’incontro si è
svolto nel Centro pastorale dell’arcidiocesi di Saigon, e vi hanno preso parte, oltre
ai vescovi, sei associazioni cattoliche, 27 sacerdoti, due suore e 46 laici. In apertura
dei lavori – rende noto l'agenzia AsiaNews - il presidente del Comitato pastorale
delle famiglie, il vescovo Joseph della diocesi di Đà Nẵng, nella sua omelia ha affermato:
“Ora lo sviluppo della tecnica e della scienza sono molto veloci nella nostra società.
Tuttavia lo sviluppo umano, e le relazioni fra i membri delle famiglie non hanno seguito
questo sviluppo. Inoltre il consumismo sta erodendo le base morali e culturali della
famiglia vietnamita. Molti cattolici corrono il rischio di vedere vacillare la loro
fede. E per questo la Chiesa affronta questi problemi sociali.”. Durante l’incontro
si è discusso della necessità che le “giovani coppie insegnino “loro a casa il catechismo”.
Inoltre i sacerdoti delle parrocchie devono aiutare in questo campo le famiglie e
gli emigranti. “I sacerdoti delle parrocchie devono ricordare ai laici di pregare
insieme ai loro figli, a casa”. In realtà questo è anche il suggerimento fornito dalla
Lettera pastorale della Conferenza episcopale vietnamita del 2010, “Assemblea del
popolo di Dio”. Durante la riunione si è insistito sulla necessità che, per consolidare
la fede dei bambini e degli adulti, i cattolici usino le loro case come luogo di istruzione:
“Se le attività pastorali sono fatte bene a casa, avremo sette milioni di scuole per
insegnare il catechismo e trasmettere la fede nella società moderna”. (A.L.)