Svizzera: convegno del Consiglio Mondiale delle Chiese sui problemi etici dell'ecosistema
“I cambiamenti climatici producono un forte impatto non solo sul ciclo della natura
ma anche sulla vita delle comunità umane più vulnerabili la cui sopravvivenza dipende
in gran parte dall’ecosistema»: è quanto è stato sottolineato nel corso del convegno
“Bridging the gap: Faith and Ethics Perspectives”, tenutosi nei giorni scorsi in Svizzera
presso la sede del Consiglio Mondiale delle Chiese (Wcc). L’incontro – riferisce un
comunicato del Wcc ripreso dall’Osservatore Romano - è stato organizzato dal “Geneva
Interfaith Forum on Climate Change, Enviroment and Human Rights” insieme alla sezione
tedesca del Forum sui diritti umani e alla United Evangelical Mission. All’apertura
Nafisa D’Souza, esperta indiana dei problemi sociali collegati ai cambiamenti climatici
e direttrice del Laya Resource Centre in Andhra Pradesh, ha svolto una relazione sul
ruolo delle organizzazioni religiose presso le istituzioni internazionali nel proporre
i problemi delle piccole comunità rurali che vivono ai margini del mondo industrializzato.
“Queste comunità – ha sottolineato - subiscono molto più delle altre le conseguenze
dei cambiamenti climatici e chiedono che venga loro riconosciuto il diritto a vivere
in un ambiente dove siano rispettate le leggi della natura”. Sulle prospettive future,
si è detta ottimista sul ruolo che le organizzazioni religiose hanno nella promozione
dei diritti di queste comunità nel dibattito sui cambiamenti climatici. “Le nostre
organizzazioni — ha detto — riaffermano i legami tra la sfera religiosa e il contesto
etico. Esse sono parte di quel movimento schierato a difesa dell’ambiente e per il
rispetto dei diritti delle comunità che da questo più dipendono”. Sulla stessa linea
l’intervento di Guillermo Keber, esperto del Wcc sulle conseguenze sociali dei cambiamenti
climatici: “Le organizzazioni religiose – ha detto sono pienamente consapevoli dei
vari aspetti etici e sociali che comportano in questo mondo le variazioni del clima.
Spesso sono gli stessi missionari ad essere i diretti testimoni di quanto avviene
nelle piccole comunità che dipendono grandemente dall’ecosistema. In altre relazioni,
sono state sottolineate le istanze di quelle popolazioni che hanno dovuto lasciare
i loro luoghi d’origine a causa dei cambiamenti climatici e che ora vivono in un permanente
stato di disagio e di emarginazione non integrandosi nel nuovo contesto. Le conclusioni
della riunite saranno presentate alla prossima convenzione Onu sui cambiamenti climatici
a «United Nations Framework Convention on Climate Change», in programma a Durban,
in Sudafrica, dal 28 novembre al 9 dicembre. (L.Z.)