2011-09-29 15:53:56

Kenya: scellino ai minimi storici, emergenza sociale per milioni di persone


“Rincari a catena stanno aggravando l’emergenza sociale per milioni di keniani”. E’ quanto dichiara alla Misna padre Francisco Carrera, direttore a Nairobi della rivista dei missionari comboniani “New People”. In settimana, a causa della crisi dell’euro, il cambio dello scellino rispetto al dollaro è crollato ai minimi storici. In tre giorni la moneta keniana ha perso il 6%, il 30% dall’inizio dell’anno. Per la prima volta, per acquistare un dollaro ci vogliono 100 scellini, ieri per la precisione 104. La caduta è stata accentuata dalle difficoltà dell’euro e dal rischio di una bancarotta della Grecia, fatti che hanno favorito l’apprezzamento di un dollaro sempre più bene rifugio e, allo stesso tempo, allontanato gli investitori da mercati emergenti ora ritenuti a rischio. Il crollo dello scellino dovrebbe rendere in prospettiva più competitivi i beni di esportazione keniani, dal tè, ai fiori, al turismo. Nell’immediato, però, pesano i rincari delle importazioni di idrocarburi con prezzi denominati in dollari. “Nell’arco di pochi mesi – sottolinea padre Carrera – i prezzi di alcuni prodotti sono triplicati; l’inflazione, poi, non riguarda solo la benzina ma anche i generi alimentari. Dalla farina al biglietto dell’autobus, tutto costa di più perché per spostare merci e persone ci vuole il carburante e il Kenya lo compra all’estero”. A pesare sono d’altra parte i costi di un apparato amministrativo percepito spesso come corrotto e inefficiente. “Nel governo siedono ben 42 ministri – ricorda il direttore di ‘New People’ – e non aiuta nemmeno la Costituzione approvata l’anno scorso: la creazione di enti a livello di distretto promette di avvicinare il governo ai cittadini ma porterà con sé costi aggiuntivi”. (A.L.)







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