Slovenia: dalla Settimana sociale “risveglio” della “volontà di un agire comune”
In Slovenia “si percepisce un primo ma deciso risveglio della volontà di un agire
comune per il bene della società”. È il bilancio che la Conferenza episcopale slovena
(Ces), in una nota diffusa ieri e ripresa dall'agenzia Sir, trae dalla Settimana sociale
che si è conclusa il 24 settembre. “Quest’anno – spiega la Ces – si è dibattuto sul
concetto di bene comune nelle sfumature che si presenta in Slovenia e della sua percezione
tra i cittadini”. Due gli eventi “di particolare rilievo”: la tavola rotonda inaugurale
e il convegno finale. La prima, dal titolo “Se di tutto abbiamo in abbondanza, perché
c’indebitiamo?”, “ha evidenziato le molteplici fonti che possono essere ancora usate
per ridurre lo sfrenato indebitamento pubblico”. Il convegno finale, dedicato all’agire
nella società civile, ha invece messo in luce “il ruolo dell’individuo, delle istituzioni
e della società nel confronto attivo con le sfide moderne”. In particolare, “i partecipanti
hanno dibattuto anche sul significato del riconoscere le proprie radici cristiane
nella società”. “Il vasto numero dei partecipanti e i vari contenuti presentati agli
incontri – commenta la Ces – hanno confermato il riscontro positivo della Settimana
sociale, che ogni anno attrae un numero crescente di persone” e pone in evidenza “le
molteplici domande di natura economica, sociale, politica, intergenerazionale ed educativa,
con le quali si confronta l’uomo moderno”. (L.Z.)