2011-09-28 15:11:19

Medio Oriente: il governo israeliano non trova l’intesa sulle proposte di pace del Quartetto


Nessun accordo sull'iniziativa del Quartetto per la ripresa dei colloqui tra Israeliani e palestinesi è stato raggiunto dal governo israeliano. Il premier, Benjamin Netanyahu, non è riuscito a trovare un'intesa durante la riunione notturna con otto dei suoi ministri. Il vertice si è tenuto in un clima di crescente tensione con l’Autorità nazionale palestinese (Anp) e la comunità internazionale, dovuto al via libera per la costruzione di altri 1100 alloggi nel rione ebraico di Gilo, a Gerusalemme est. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

A margine della riunione notturna del governo israeliano rimangono tutte le perplessità sulla proposta del Quartetto per la ripresa dei colloqui di pace con i palestinesi. I vertici dello Stato ebraico concordano con la mancanza di precondizioni, ma mostrano più di qualche dubbio sulla tempistica indicata da Usa, Ue, Russia e Onu che prevede la ripresa di colloqui diretti entro un mese, la presentazione di proposte su confini e sicurezza entro tre mesi e il raggiungimento di un accordo finale entro la fine del 2012. Si palesa quindi uno stallo politico all’interno della maggioranza con il ministro della Difesa, Ehud Barak, che polemizzando con gli esponenti nazionalisti chiede di fissare come questione prioritaria ''il processo politico con i palestinesi''. Tensioni che si aggiungono a quelle causate dal via libera concesso dal Ministero dell’interno alla costruzione 1100 nuovi alloggi a Gerusalemme est. Decisione che ha scatenato la condanna unanime di tutta la comunità internazionale, compresi Stati Uniti e Unione Europea che parlano di “azione controproducente e minaccia alla pace”. Forti critiche anche da parte della leadership palestinese che dovrebbe esaminare le proposte del Quartetto fra oggi e domani, mentre al Consiglio di sicurezza dell’Onu si è aperta la discussione sul riconoscimento della Palestina.

Siria
Per evitare il veto di Cina e Russia, i quattro Paesi europei al momento nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno preparato una nuova bozza di risoluzione contro il governo siriano di Assad che non prevede alcuna sanzione. Per ottenere almeno l'astensione di Mosca e Pechino, Gran Bretagna, Francia, Germania e Portogallo - con il via libera Usa - intendono “chiedere l'immediata fine di tutte le violenze”. Sul terreno intanto la situazione resta drammatica. I gruppi di attivisti per i diritti umani denunciano l’uccisione di altri 9 civili in diversi raid delle forze di sicurezza siriane. L'Osservatorio siriano per i diritti umani segnala inoltre una serie di omicidi mirati di personalità del mondo accademico ad Homs, ultimo dei quali un noto ingegnere nucleare.

Libia, fonti Cnt dicono che Gheddafi è ancora nel Paese
Il colonnello Gheddafi sarebbe ancora in Libia, protetto dai Tuareg nell’area meridionale di Gadames, secondo fonti autorevoli del Consiglio nazionale di transizione. Due suoi figli, Saif al Islam e Mutassim, sarebbero invece a Sirte e Bani Walid, ultimi bastioni della resistenza lealista. E mentre l’assedio militare continua, c'è da segnalare un nuovo rinvio nella formazione del governo libico. Il servizio di Fabrizio Angeli:RealAudioMP3

Uniti nei posti chiave della dittatura alla guida del regime, divisi ora nella fuga. Il colonnello Gheddafi e due suoi figli sono ancora nel Paese, secondo fonti del Cnt, ma ognuno in un nascondiglio diverso. L’ex rais avrebbe trovato rifugio nel sud, a Gadames, vicino al confine con l’Algeria, dove la tribù dei Tuareg lo sostiene ancora. “Sono sul terreno insieme a voi”, ha detto Gheddafi in un messaggio audio diffuso da una radio a Bani Walid, ultima roccaforte, insieme a Sirte, delle truppe fedeli al vecchio regime. Lì sarebbero due dei suoi figli, pronti a fuggire in Niger prima che gli eventi precipitino. Le truppe del Cnt hanno già il controllo del porto di Sirte, città natale di Gheddafi, e combattono a due chilometri dal centro. Un’avanzata lenta e piena di ostacoli, come, sul fronte politico, quella per la formazione del nuovo governo. Ieri, il Cnt ha rinviato ancora la nomina del nuovo esecutivo, che nascerà “solo dopo la liberazione totale del Paese”. Al centro delle consultazioni è ancora da stabilire il peso che ciascun gruppo dovrà avere nella nuova Libia. E un capo militare islamico ha dichiarato: “Non permetteremo ai laici di escluderci dal governo”.

Arabia Saudita, donna condannata a frustate perché alla guida di un’auto
Un tribunale di Gedda, in Arabia Saudita, ha condannato oggi a dieci frustate una donna per aver guidato un'automobile. Altre due donne rischiano la stessa pena per i medesimi motivi. La denuncia arriva da Amnesty International, dopo che domenica il re saudita aveva annunciato che le donne potranno votare e candidarsi alle elezioni municipali del 2015. Secondo l’organizzazione umanitaria, se le donne saudite vanno ancora incontro alle frustate le tanto reclamizzate riforme "valgono veramente poco''. Il divieto per le donne di guidare un'automobile è in vigore dal 1990 e le condanne alle punizioni corporali sono emesse con regolarità dai tribunali sauditi.

Crisi in Kosovo, sospesi negoziati tra Belgrado e Pristina
I dialoghi tra Serbia e Kosovo previsti per oggi a Bruxelles sono stati annullati perché il governo di Belgrado si oppone alla prosecuzione dei colloqui, secondo una nota ufficiale di un mediatore europeo. Lo stop alle trattative è dovuto all’esplosione di violenza nel nord del Kosovo, dove scontri tra serbi e forze di sicurezza internazionali hanno provocato ieri almeno undici feriti. I militari Nato nel Paese avevano smantellato, dopo ripetuti avvertimenti, una delle barricate che la popolazione di etnia serba aveva eretto in corrispondenza di due valichi sulla frontiera con la Serbia, per protesta contro la loro presa di controllo da parte di poliziotti e doganieri kosovari albanesi di dieci giorni fa.

Gran Bretagna – Poligamia
La poligamia è sempre più diffusa tra i giovani mussulmani britannici. La nuova ondata di questa pratica, viene svelata in un rapporto della rete asiatica della Bbc basato sui dati provenienti dal Consiglio britannico della sharia, che offre assistenza e consulenza legale agli islamici. Sebbene la pratica sia illegale in Gran Bretagna, un uomo musulmano può comunque sposarsi fino con quattro donne diverse in una cerimonia religiosa che è riconosciuta dalla comunità islamica. Khola Hasan, professoressa e consulente del Consiglio della sharia, ha dichiarato che fra le ragioni di questo fenomeno c’è la volontà da parte delle generazioni più giovani di praticare una forma più ortodossa e conservatrice della loro religione.

Bulgaria: continuano le proteste anti-rom, oltre 160 arresti
Oltre 160 persone sono state arrestate in Bulgaria nel corso della seconda notte consecutiva di manifestazioni anti-rom nelle principali città del Paese, partite dopo gli scontri tra un clan rom e gli abitanti di un villaggio. Migliaia di persone sono scese nelle piazze per protestare contro il clima di impunità per il crimine organizzato, dopo che gli abitanti di Katunitsa, paese a 160 chilometri da Sofia, hanno accusato un capo rom della morte di un diciannovenne e hanno appiccato il fuoco a diverse case e vetture di sua proprietà. L’uomo, noto anche come “re Kiro”, sarebbe il boss della produzione e del traffico illegale di superalcolici. La Bulgaria è tra i Paesi più poveri dell’Unione Europea e i rom rappresentano il 5% della popolazione.

Slovenia, elezioni
Sono state fissate per il prossimo 4 dicembre le elezioni politiche anticipate in Solvenia, dopo che la scorsa settimana il governo di centrosinistra del primo ministro, Borut Pahor, ha perso la maggioranza in parlamento. Si tratta delle prime elezioni anticipate del Paese dalla dichiarazione di indipendenza nel 1991. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra e Fabrizio Angeli)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 271







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