2011-09-28 13:01:35

Il cardinale Bagnasco: situazione seria e grave in Italia, correggere abitudini e stili di vita


Per il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, l’Italia è di fronte ad una situazione “seria e grave” che richiede di “correggere abitudini e stili di vita”. Il presidente della Cei ha parlato ieri sera all'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede nel quadro delle manifestazioni per i 150 anni dell’unità del Paese. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, da parte sua, ha messo in luce come i valori cattolici abbiano cementato l’Italia. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

I cattolici hanno avuto un ruolo importante nel processo di unificazione dell’Italia. E anche oggi, in questo momento difficile, soprattutto le associazioni, possano dare un apporto vitale. Per il cardinale Angelo Bagnasco “siamo di fronte ad una situazione seria e grave” che richiede di “correggere abitudini e stili di vita”:

“Le difficili congiunture strutturali che ci si augura possano essere affrontate con sempre maggiore vigore ed efficacia, non sono superabili dunque senza far riferimento ad un investimento più profondo e di lungo periodo, perché l’unità del Paese, ieri come oggi, si realizza solo attorno al retto vivere”.

Si’ poi al federalismo, basta che sia solidale e produca efficienza, quindi senza sconfinare nel campanilismo. Per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, va ribadita l’efficace collaborazione tra Stato e Chiesa:

“La collaborazione tra Chiesa e Stato continui e si approfondisca, specialmente nelle diverse realtà locali, in questo momento difficile per il mondo intero e per l’Italia in particolare. La celebrazione dei 150 anni fatta qui, insieme, sia un richiamo e un monito per tutti. Anzitutto, un monito morale e nello stesso tempo l’invito e l’incitamento a perseguire insieme, costantemente il bene comune”.

Sulla stessa linea mons. Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato:

“L’esperienza italiana è certamente peculiare. Roma è sede del successore di Pietro e del centro della cattolicità. L’esperienza italiana può condividere con altri Paesi e con grande profitto le acquisizioni maturate a proposito della relazione Chiesa – Stato, nella distinzione degli ambiti e nella proficua collaborazione reciproca”.

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha messo in luce come un’“azione sinergica” per “difendere la libertà di esporre il Crocifisso in luoghi pubblici” sia stata svolta da Stato e Chiesa.(ma)







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