Il cardinale Bagnasco: situazione seria e grave in Italia, correggere abitudini e
stili di vita
Per il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana,
l’Italia è di fronte ad una situazione “seria e grave” che richiede di “correggere
abitudini e stili di vita”. Il presidente della Cei ha parlato ieri sera all'ambasciata
d'Italia presso la Santa Sede nel quadro delle manifestazioni per i 150 anni dell’unità
del Paese. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, da parte
sua, ha messo in luce come i valori cattolici abbiano cementato l’Italia. Alessandro
Guarasci:
I cattolici
hanno avuto un ruolo importante nel processo di unificazione dell’Italia. E anche
oggi, in questo momento difficile, soprattutto le associazioni, possano dare un apporto
vitale. Per il cardinale Angelo Bagnasco “siamo di fronte ad
una situazione seria e grave” che richiede di “correggere abitudini e stili di vita”:
“Le
difficili congiunture strutturali che ci si augura possano essere affrontate con sempre
maggiore vigore ed efficacia, non sono superabili dunque senza far riferimento ad
un investimento più profondo e di lungo periodo, perché l’unità del Paese, ieri come
oggi, si realizza solo attorno al retto vivere”.
Si’ poi al federalismo,
basta che sia solidale e produca efficienza, quindi senza sconfinare nel campanilismo.
Per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni
Letta, va ribadita l’efficace collaborazione tra Stato e Chiesa:
“La
collaborazione tra Chiesa e Stato continui e si approfondisca, specialmente nelle
diverse realtà locali, in questo momento difficile per il mondo intero e per l’Italia
in particolare. La celebrazione dei 150 anni fatta qui, insieme, sia un richiamo e
un monito per tutti. Anzitutto, un monito morale e nello stesso tempo l’invito e l’incitamento
a perseguire insieme, costantemente il bene comune”.
Sulla stessa linea
mons. Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari Generali
della Segreteria di Stato:
“L’esperienza italiana è certamente peculiare.
Roma è sede del successore di Pietro e del centro della cattolicità. L’esperienza
italiana può condividere con altri Paesi e con grande profitto le acquisizioni maturate
a proposito della relazione Chiesa – Stato, nella distinzione degli ambiti e nella
proficua collaborazione reciproca”.
Il ministro degli Esteri, Franco
Frattini, ha messo in luce come un’“azione sinergica” per “difendere la libertà di
esporre il Crocifisso in luoghi pubblici” sia stata svolta da Stato e Chiesa.(ma)