Memoria di San Vincenzo de’ Paoli. Benedetto XVI: testimone luminoso della carità
cristiana
La Chiesa celebra, oggi, la memoria di San Vincenzo de’ Paoli, apostolo della carità,
fondatore della Congregazione della Missione e delle Figlie della Carità. Benedetto
XVI ha più volte dedicato riflessioni a questo Santo che Leone XIII proclamò “patrono
universale di tutte le opere di carità sparse nel mondo”. Il servizio di Alessandro
Gisotti:
Fare tutto
in semplicità, essere umili e miti, praticare la mortificazione e avere un cuore che
arda dal desiderio di essere strumento di salvezza delle anime: sono le regole che
San Vincenzo de’ Paoli era solito indicare ai suoi figli spirituali. Quasi un compendio
del suo modo di vivere la carità, che conquistò tantissime anime nella Francia del
XVII secolo. Ecco come Benedetto XVI descrive l’universalità della testimonianza di
San Vincenzo:
“Nella Francia del 1600, egli toccò con mano proprio
il forte contrasto tra i più ricchi e i più poveri. Infatti, come sacerdote, ebbe
modo di frequentare sia gli ambienti aristocratici, sia le campagne, come pure i bassifondi
di Parigi. Spinto dall’amore di Cristo, Vincenzo de’ Paoli seppe organizzare forme
stabili di servizio alle persone emarginate, dando vita alle cosiddette 'Charitées',
le 'Carità', cioè gruppi di donne che mettevano il loro tempo e i loro beni a disposizione
dei più emarginati”. (Angelus, 26 settembre 2010)
“Dio ama i poveri
– diceva San Vincenzo – e per conseguenza ama quelli che amano i poveri”. Del resto,
per questo testimone luminoso della carità, amore e preghiera erano indivisibili.
“Se lasciate la preghiera per assistere un povero – osservava – sappiate che far questo
è servire Dio”. Ecco perché ancora oggi, sottolinea Benedetto XVI, è un modello di
grande attualità:
“Con la sua incessante azione apostolica, egli
fece in modo che il Vangelo diventasse sempre più faro luminoso di speranza e di amore
per l'uomo del suo tempo, ed in particolare per i più poveri nel corpo e nello spirito.
Il suo esempio virtuoso e la sua intercessione suscitino nelle vostre comunità e in
ciascuno di voi un rinnovato impegno di solidarietà, cosicché gli sforzi di ognuno
cooperino all'edificazione del bene comune”. (Saluto alla cittadinanza di Castel Gandolfo,
27 settembre 2010)