Le forze del Consiglio nazionale di transizione stanno affrontando le sacche di resistenza
lealiste a Sirte, città natale di Gheddafi, espugnata ieri dopo settimane di combattimenti.
Al momento, le milizie vicine all’ex rais sono ben attestate e rinvigorite dal messaggio
di Aisha Gheddafi sul padre che, armi in pugno, combatterebbe sul campo. Scontri ancora
in corso anche a sud est di Tripoli, dove cinque ribelli sono morti a seguito di un
attacco dei lealisti. Intanto, alle Nazioni Unite il primo ministro Mahmud Jibril
ha invocato la fine delle sanzioni e lo scongelamento dei fondi libici. Alla Corte
penale internazionale dell'Aja, intanto, sarà presentata un’accusa di stupro nei confronti
di Gheddafi e dei suoi figli da parte di una psicologa di Bengasi, che avrebbe raccolto
una serie di testimonianze sulla pratica di violenze sistematiche su migliaia di donne
prima e durante il conflitto.