L' incontro di Benedetto XVI con i giovani tedeschi alla ricerca di un messaggio di
speranza
Questa sera, dunque, l'incontro del Papa con i giovani alla Fiera di Friburgo. Quale
la realtà giovanile della Germania? Stefano Leszczynki lo ha chiesto ad un
giovane parroco tedesco, padre Ludwig Waldmüller:
R. - Direi
che i giovani sono veramente persone molto, molto profonde e che vogliono vivere veramente
una vita che abbia un senso. Abbiamo tantissimi giovani che lavorano nelle associazioni
giovanili, anche ecclesiastiche. Dobbiamo, però, riuscire anche a comprendere come
poter attirare e ricevere l’attenzione da parte dei giovani. Se pensiamo che la maggior
parte dei giovani vive in Internet, vive nelle reti sociali, bisognerebbe porsi la
domanda: come possiamo portare Gesù Cristo e la Chiesa lì? Come possiamo raggiungerli
nel mondo in cui vivono?
D. – I giovani si devono confrontare con quello
che è un processo di scristianizzazione, che si vede un po’ in tutti i Paesi d’Europa…
R.
– Nell’ex Germania dell’Est, i giovani cattolici rappresentano una piccola minoranza
e vivono la loro fede in modo davvero molto speciale: i loro coetanei non hanno, infatti,
nulla a che fare con la fede e con la Chiesa. Per loro è veramente difficile essere
cattolici e vivere la propria vocazione nell’ambiente in cui vivono ogni giorno. Io
vivo in Baviera e qui la vita è un po’ diversa rispetto alla Germania ex comunista,
ma anche qui la domenica in Chiesa non si vedono molti giovani. Questo non vuol dire
che non siano cristiani, che non siano cattolici, ma che questa forma della liturgia,
della vita ecclesiastica e della celebrazione eucaristica non li attira.
D.
- Cosa si aspettano i giovani cattolici più impegnati da questa visita del Papa?
R.
- Il desiderio dei giovani è vedere e sentire che il Papa si interessa a loro, che
porta un messaggio che va a toccare i loro cuori, che dà speranza anche in un mondo
dove regna la disoccupazione, dove regna una visione negativa del futuro. Vogliono
sentire il Papa dir loro: “Ragazzi non abbiate paura! Possiamo andare avanti. Il mondo
che verrà, il mondo di domani è un mondo pieno di speranza!”. (mg)