Nel pomeriggio il Papa ai Vespri nel Santuario mariano di Etzelsbach. Domani sera
la veglia con i giovani
Questo pomeriggio, il Papa si recherà presso il Santuario mariano di Etzelsbach, nel
circondario rurale di Eichsfeld, ad un’ottantina di chilometri da Erfurt, antica meta
di pellegrinaggi. Nella cosiddetta Cappella del pellegrinaggio è custodita un Pietà
lignea del XVI secolo. Benedetto XVI presiederà qui i Vespri mariani. Sull’evento,
ascoltiamo il rettore del Santuario, padre Franz Xaver Stubenitzki, intervistato
dalla Radio della diocesi di Monaco:
R. – Das
Eichsfeld, welches in Thüringen eine katholische Insel ist, sozusagen, das … La
zona dell’Eichsfeld, che nella Turingia rappresenta in un certo modo un’isola cattolica,
conta ancora una quindicina di piccoli santuari; Etzelsbach è uno dei santuari del
Land: in realtà è una piccola Cappellina. E’ un luogo molto raccolto che invita al
silenzio e alla preghiera. La notizia che il Papa sarebbe venuto qui si è diffusa
subito. Così, per i Vespri mariani abbiamo invitato i fedeli di tutte le confessioni
cristiane. Desideriamo che questo evento possa essere una festa della fede per tutti
i credenti. Per noi è un evento unico e lo aspettiamo con grande gioia. Alcuni temono
per il tempo. Ma io ho sempre detto che non importa come sarà il tempo: quello che
conta è che l’evento ci sarà; per noi è un evento che non si ripeterà mai più!
A
un mese dalla Gmg di Madrid, Benedetto XVI è atteso domani sera, a Friburgo, da un
nuovo bagno di folla con i giovani. Alle 19, il Papa si recherà alla Fiera della città
tedesca per la Veglia di preghiera con migliaia di ragazze e ragazzi. Al microfono
di uno dei nostri inviati in Germania, Sergio Centofanti, le parole di mons.
Erwin Albrecht, incaricato della Conferenza episcopale tedesca per i rapporti
con le televisioni:
R. - Per
i giovani è importante vedere che non siamo soli, perché quelli che frequentano la
parrocchia sono pochi. Quando vengono per partecipare a qualche festa della fede e
vedono che ci sono anche tanti altri giovani, allora si rallegrano e hanno voglia
di esprimere quest’allegria della fede insieme agli altri.
D. - Che
cosa si aspettano dal Papa?
R. - Capiscono che le parole dette dal Santo
Padre vanno oltre, rispetto a tutte le parole superficiali che si ritrovano ad ascoltare
di continuo, ogni giorno. I giovani sono invasi da innumerevoli parole: quando si
alzano, fin dalla mattina, ascoltano la musica, la radio. Quello che manca loro è
una parola profonda, che faccia andare avanti nella vita. Per più di dieci anni sono
stato il responsabile per la pastorale giovanile e ho visto che i giovani sono sensibili:
quando ascoltano un messaggio che tocca la loro esistenza, comprendono immediatamente
che queste parole portano più qualità nella loro vita. Ho accompagnato tanti gruppi
in Terra Santa ed anche a Roma: questi gruppi giovanili, camminando e stando insieme,
si pongono delle domande e vogliono delle risposte. Per me, la fede è un campo in
cui si possono trovare tante risposte per le domande dei giovani. (vv)