2011-09-23 16:51:53

Il Cern annuncia: superata la velocità della luce. Intervista con l'esperto


La velocità della luce è stata superata. Il sorprendete risultato è stato ottenuto nell’ambito dell’esperimento internazionale Opera, condotto dal Centro europeo per la ricerca nucleare (Cern). L’operazione ha coinvolto i laboratori di Ginevra, in Svizzera, e quelli del Gran Sasso, in Italia. I dati, resi noti questa mattina, dimostrano che i neutrini viaggiano ad una velocità di circa 60 nanosecondi superiore a quella della luce. La scoperta, se confermata, potrebbe sancire il superamento della teoria della relatività di Einstein. Per conoscere l’obiettivo della ricerca e la sua portata storica, Marco Guerra ha intervistato Alessandro Paoloni, ricercatore dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e membro del team di Opera che ha effettuato la misura:RealAudioMP3

R. - I ricercatori del Cern hanno prodotto un fascio di neutrini ed hanno misurato la partenza di questo fascio. I ricercatori dell’esperimento “Opera”, al Gran Sasso, hanno invece misurato il tempo di arrivo dei neutrini. Hanno misurato la velocità, cioè il rapporto tra lo spazio percorso ed il tempo impiegato a percorrerlo.

D. - Può spiegarci la portata di questi risultati ed il vero obiettivo di questa ricerca?

R. - “Opera” è un esperimento che è stato progettato per studiare le oscillazioni dei neutrini. Esistono tre tipi di neutrini e, nel loro percorso, per effetto della meccanica quantistica, possono mutare di specie. Un esperimento del genere, con l’ausilio delle tecniche moderne - come il Gps, per sincronizzare gli orologi del Cern e del Gran Sasso o per misurare con precisione la distanza tra il Cern ed il Gran Sasso -, permette anche una misura precisa della velocità dei neutrini, che si reputava fosse quella della luce. Ad una prima - ma completa - analisi, sembra che questi neutrini arrivino 60 miliardesimi di secondo prima della luce, e questo è un risultato sorprendente. Tanto sorprendente che prima di dire che la teoria della relatività viene superata da questo risultato, sono personalmente dell’idea che debba essere soggetto a delle verifiche. L’analisi è completa e pubblicabile dal punto di vista dell’esperimento, però prima di credere ad un risultato del genere anche io, che faccio parte dell’esperimento, voglio controllarlo.

D. - Perché è considerata una scoperta di portata storica?

R. - Se fosse confermata, sarebbe certamente una scoperta di portata storica, perché effettivamente contraddice la teoria della relatività. Andrei però cauto nel fornire spiegazioni sul perché i neutrini sembrano andare più veloci della luce, perché ricordo che nel 1987 vennero osservati dei neutrini prodotti nell’esplosione di una supernova e non avevano quest’anticipo che invece si è osservato al Cern. Potrebbe anche esserci una spiegazione legata al fatto che i neutrini osservati da noi attraversano la materia. Questa cosa è altamente rivoluzionaria: si deve tener presente che è un qualcosa che contraddice tutto quello che si è studiato dai tempi dell’università.

D. - Prevede delle possibili applicazioni pratiche di questa scoperta, in ambito scientifico?

R. - Probabilmente la velocità dei neutrini è un qualcosa che non avrà una conseguenza pratica. Dalla ricerca collegata a tutto questo, però, potrebbero sorgere degli spin-off e quelli certamente potranno essere concretamente utili. In questo caso specifico, per ottenere questa misurazione, sono state utilizzate le tecniche più avanzate del gps. Ci troviamo dinanzi ad un “procedimento al contrario”: siamo noi che abbiamo utilizzato gli sviluppi più recenti della tecnologia, una volta tanto, mentre di solito avviene il contrario. Succede cioè che nel fare la ricerca di base si sviluppano delle tecnologie avanzate, mentre in questo caso abbiamo utilizzato noi le tecnologie più avanzate. (vv)







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