Al via la settimana di preghiera del monastero siriano di Deir Mar Musa
È iniziata oggi la otto giorni di preghiera e digiuno dedicata alla riconciliazione
e alla pace in Siria, promossa dal monastero Deir Mar Musa, che sorge sulla montagna
di Nebek. L’appello che la comunità siro-cattolica del Monastero di San Mosé l’Abissino
(questa la traduzione in italiano del nome) fa a tutti, è di unirsi in preghiera al
di là del proprio orientamento, per “ottenere la riconciliazione tra i cittadini sulla
base di una comune scelta per la non violenza che è l’unico metodo in grado di garantire
una riforma duratura, senza scivolare nella guerra civile e nel circolo vizioso della
vendetta”. “Speriamo di toccare il cuore di tutti coloro che sono approdati all’uso
della violenza – ha detto all'agenzia Misna il padre gesuita Paolo Dall’Oglio, fondatore
della comunità – chiediamo per la Siria il miracolo della riconciliazione”. I monaci,
inoltre, pregheranno affinché il presidente della Repubblica e il governo non manchino
di “saggezza e lungimiranza” per superare la crisi che si è venuta a creare e suggeriscono
anche di invitare la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa per gestire, assieme alle Ong
locali, il carattere pacifico delle manifestazioni, i giornalisti da accompagnare
per raccontare gli avvenimenti e la mediazione tra le parti in conflitto. (R.B.)