La Chiesa dell’Umbria chiama a raccolta i giovani per la visita del Papa ad Assisi
“Dal sogno alla scelta” è il tema, tratto dal testo “Vita Seconda di S. Francesco”
di fra Tommaso da Celano, indicato dai vescovi umbri per l’incontro dei giovani in
preparazione della visita di Papa Benedetto XVI ad Assisi del prossimo 27 ottobre.
La Pastorale giovanile dell’Umbria ha dato appuntamento il 26 ottobre ai giovani di
tutte le diocesi, delle associazioni e dei movimenti ecclesiali, che hanno partecipato
alla Gmg di Madrid e a tutti coloro che per vari motivi non vi hanno preso parte.
Si ritroveranno alle ore 17 presso il Seminario regionale di Assisi per vivere insieme
un pomeriggio di preghiera e di comunione con i vescovi, scandito dai Vespri e dalla
catechesi sul tema “Giovani sogni e scelte”, durante il quale ai ragazzi sarà presentata
la stessa domanda che Francesco fece al Signore nel dialogo avuto nella notte del
sogno presso la chiesa di S. Sabino a Spoleto: “Cosa vuoi che io faccia?”. I giovani
che vorranno fermarsi la sera ad Assisi, troveranno accoglienza presso il Seminario
regionale, per ritrovarsi insieme agli altri il mattino seguente nella cattedrale
di San Rufino per poi raggiungere la basilica di San Francesco e ascoltare le parole
di Benedetto XVI. “I giovani della nostra regione come tutti i loro coetanei sognano,
ma, sull’esempio di san Francesco e san Benedetto, lo fanno con i piedi per terra,
con quella concretezza tipica della gente umbra – spiega all'agenzia Sir don Marcello
Cruciani, responsabile del Servizio regionale di pastorale giovanile della Ceu -.
Ci riuniamo ad Assisi per far incontrare i giovani che hanno partecipato alla recente
Gmg, per renderli protagonisti di un evento di portata mondiale come l’incontro interreligioso
di preghiera per la pace, ma soprattutto per rilanciare, insieme ai vescovi, un’attività
unitaria di Pastorale giovanile. La Chiesa umbra, memore del sogno di san Francesco,
vuole affiancarsi ai giovani – prosegue il sacerdote - per orientarli nelle difficili
scelte che dovranno fare: la scelta di ‘stare’ con Dio, la scelta della scuola e dell’università,
del lavoro, della famiglia e della vita consacrata. I vescovi, e noi sacerdoti con
loro, vogliono camminare insieme ai ragazzi nella strada che li porterà a scoprire
la loro vocazione. Vocazione che deve avere anche un risvolto concreto di impegno
sociale nella nostra Regione”. (M.G.)