Alluvioni in Pakistan: la Caritas unico canale per gli aiuti umanitari alle minoranze
religiose
“L’unico canale per far giungere aiuti umanitari agli sfollati appartenenti alle minoranze
religiose, cristiani e indù, è la Caritas, sebbene agenzie governative e altre Ong
musulmane lo neghino”: lo dice all’agenzia Fides padre Mario Rodrigues, direttore
nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (Pom) in Pakistan, dopo le gravi alluvioni
che hanno colpito il Sindh nelle scorse settimane, causando oltre 7 milioni di profughi
e 1,1 milioni di case danneggiate o distrutte. Il direttore delle Pom afferma: “Occorre
prestare la massima attenzione: dopo le inondazioni del 2010, anche enti cattolici
hanno fornito aiuti umanitari tramite Ong locali, che però si sono ben guardate dall’assistere
le minoranze religiose”. In occasione delle forti inondazioni del 2010, diverse fonti
denunciarono la discriminazione nella distribuzione degli aiuti umanitari, che venivano
negati alle minoranze religiose. Ora episodi di tal genere si sono ripetuti nel distretto
di Bedin. Padre Rodrigues denuncia: “Quello che appare chiaro, in questa ennesima
tragedia, è che il governo ha fallito nella prevenzione. Ha voluto le alluvioni e
ha lasciato che devastassero, per poter ricevere soldi dall’estero. La povera gente
ne soffre le conseguenze. Fra gli sfollati migliaia sono cristiani, che abitano in
quasi tutti i distretti del Sindh”. Le Nazioni Unite hanno diffuso un appello di solidarietà
per raccogliere 365 milioni di dollari in favore delle popolazioni colpite. Ma i Paesi
donatori chiedono al governo pakistano di istituire un sistema di controllo per assicurare
trasparenza nella gestione degli aiuti e controllare che i fondi stanziati giungano
effettivamente agli alluvionati. Buona parte del denaro raccolto nel 2010, infatti,
secondo quanto denunciano gli osservatori, si è perso nei rivoli della corruzione,
del clientelismo e del malgoverno. (R.P.)