Giornata internazionale della Pace. Ban Ki-moon: sono con i giovani in prima linea
per la libertà
“Pace e Democrazia: Fai sentire la tua voce!”: il tema dell’odierna Giornata internazionale
della Pace, indetta dall’Onu per richiamare l’attenzione di popoli e Paesi sulla necessità
della non violenza per dirimere i conflitti. In questa data viene chiesto a tutti
i belligeranti di rispettare il cessate-il-fuoco. Il servizio di Roberta Gisotti:
“Peace
is our mission; our day-to-day quest”. “La pace è la nostra missione;
la nostra ricerca quotidiana”: ricorda il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon,
nel suo messaggio per la Giornata, dedicata quest’anno alla pace e alla democrazia,
guardando agli scenari attuali.
“Democracy is a core value of the
United Nations. It is crucial for human rights”. “La democrazia è un
valore (...) cruciale per i diritti umani”, “da speranza agli emarginati e potere
alle persone”. “But democracy does not just happen; it has to be nurtured
and defended” Però non avviene e basta, sottolinea il leader delle Nazioni
Unite, ma “deve essere nutrita e difesa”. Allora il mondo ha bisogno – aggiunge –
che voi parliate di giustizia sociale e libertà di stampa, di ambiente pulito e di
emancipazione femminile, di stato di diritto e che ognuno abbia voce sul proprio futuro.
Cita
i “giovani”, il segretario generale dell’Onu, “quest’anno in prima linea sul fronte
della libertà”. Rende quindi “omaggio agli attivisti e alle persone comuni per il
coraggio e la determinazione nel costruire un futuro migliore”. E promette: “Noi,
alle Nazioni Unite, faremo causa comune con loro” per realizzare le nostre “aspirazioni
di dignità, sicurezza ed opportunità per tutti”. E conclude:
“To
all those seeking peace, this is your day, and we are with you”. “A
tutti quelli che cercano la pace, questo è il vostro giorno, e noi siamo con voi”. In
data odierna si celebra anche la Giornata internazionale di preghiera per la pace,
indetta dal Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc). E per la prima volta quest’anno
una pagina di Facebook ospita le intenzioni formulate da fedeli, sacerdoti, religiosi
e laici di ogni età, in tutto il mondo. Sono infatti ben 54 – secondo dati aggiornati
– gli Stati in Africa, Asia, America, Europa interessati da conflitti armati di maggiore
o minore entità, che coinvolgono ben 205 tra eserciti regolari, ribelli e gruppi guerriglieri.
La strada per la pace globale è ancora molto lontana.