2011-09-21 15:44:12

Giornata internazionale della Pace. Ban Ki-moon: sono con i giovani in prima linea per la libertà


“Pace e Democrazia: Fai sentire la tua voce!”: il tema dell’odierna Giornata internazionale della Pace, indetta dall’Onu per richiamare l’attenzione di popoli e Paesi sulla necessità della non violenza per dirimere i conflitti. In questa data viene chiesto a tutti i belligeranti di rispettare il cessate-il-fuoco. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

“Peace is our mission; our day-to-day quest”.
“La pace è la nostra missione; la nostra ricerca quotidiana”: ricorda il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, nel suo messaggio per la Giornata, dedicata quest’anno alla pace e alla democrazia, guardando agli scenari attuali.

“Democracy is a core value of the United Nations. It is crucial for human rights”.
“La democrazia è un valore (...) cruciale per i diritti umani”, “da speranza agli emarginati e potere alle persone”.
“But democracy does not just happen; it has to be nurtured and defended”
Però non avviene e basta, sottolinea il leader delle Nazioni Unite, ma “deve essere nutrita e difesa”. Allora il mondo ha bisogno – aggiunge – che voi parliate di giustizia sociale e libertà di stampa, di ambiente pulito e di emancipazione femminile, di stato di diritto e che ognuno abbia voce sul proprio futuro.

Cita i “giovani”, il segretario generale dell’Onu, “quest’anno in prima linea sul fronte della libertà”. Rende quindi “omaggio agli attivisti e alle persone comuni per il coraggio e la determinazione nel costruire un futuro migliore”. E promette: “Noi, alle Nazioni Unite, faremo causa comune con loro” per realizzare le nostre “aspirazioni di dignità, sicurezza ed opportunità per tutti”. E conclude:

“To all those seeking peace, this is your day, and we are with you”.
“A tutti quelli che cercano la pace, questo è il vostro giorno, e noi siamo con voi”.
In data odierna si celebra anche la Giornata internazionale di preghiera per la pace, indetta dal Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc). E per la prima volta quest’anno una pagina di Facebook ospita le intenzioni formulate da fedeli, sacerdoti, religiosi e laici di ogni età, in tutto il mondo. Sono infatti ben 54 – secondo dati aggiornati – gli Stati in Africa, Asia, America, Europa interessati da conflitti armati di maggiore o minore entità, che coinvolgono ben 205 tra eserciti regolari, ribelli e gruppi guerriglieri. La strada per la pace globale è ancora molto lontana.







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