Elezioni a Berlino: vittoria dei socialdemocratici, i cristianodemocratici della
Merkel limitano la sconfitta
A Berlino i socialdemocratici mantengono la maggioranza alle elezioni comunali. La
capitale tedesca probabilmente non sarà però più guidata da una coalizione tra Spd
e l'estrema sinistra della Linke, ma da una maggioranza con i Verdi, guidata dall'attuale
sindaco Klaus Wowereit. Tiene il fronte cristiano-democratico della cancelliera Merkel
e continuano a perdere voti i liberaldemocratici. Tra le novità, sfonda all'8% il
“Partito dei pirati”, che vuole Internet senza vincoli. Per una lettura di questo
voto e le possibili ricadute sul governo Merkel, Francesca Smacchia ha intervistato
Adriana Cerretelli, corrispondente del “Sole 24 Ore” da Bruxelles:
R. – L’indebolimento
della Merkel è nell’aria da tempo e questa non è altro che una conferma. Però mi sembra
che nel bipolarismo tedesco stiano emergendo forze terze più che un grandissimo exploit
della SPD, che sostanzialmente tiene, come tiene anche il partito della Merkel. Quindi,
ancora una volta, tutto questo paradossalmente può non aiutare a trovare soluzioni,
nel senso che la Merkel starà sulla difensiva, tanto più che il suo partner liberale
ha subito a Berlino una sconfitta bruciante.
D. – Comunque la cancelliera
Merkel dovrà trovare altri alleati per le prossime elezioni politiche?
R.
– Credo che questo sia un po’ nell’ordine delle cose; quale alleato è naturalmente
il grande punto interrogativo, perché bisogna vedere quali saranno i risultati che
otterrà l’Spd adesso che ha il nuovo leader Steinbrueck e quale credibilità si confermerà
per Steinbrueck. In questo momento è l’ex ministro delle finanze che faceva parte
della grande coalizione con la Merkel. In questo momento la popolarità di Steinbrueck
è molto alta, supera quella della Merkel in termini relativi e dunque sarà un po’
qui che si gioca la partita, se Steinbrueck riuscirà ad ottenere una maggioranza tale
da consentirgli di dare una propria coalizione o se di nuovo saranno i due grandi
partiti costretti a governare insieme.
D. – Il partito dei pirati ha
sfondato con l’8 per cento. E’ il partito che vuole sostanzialmente internet senza
vincoli, seppure a livello regionale si può leggere come un voto di protesta per la
politica tradizionale …
R. – Io penso senz’altro di sì. Sono i partiti
che raccolgono i voti dei giovani. Non ci dimentichiamo che un partito dei pirati
si è affermato anche in Svezia e più o meno con le stesse motivazioni. Il nord Europa
sente molto il bisogno di una società governata in un modo diverso, con un diverso
riconoscimento dei problemi, della ricerca di un futuro più sicuro per i giovani che
in fondo sono le grandi vittime di questo periodo di riassestamento degli equilibri
economici mondiali. I sintomi di insicurezza che sono sopravvenuti in un’Europa che
aveva invece un modello ufficiale che dava sicurezza in contrasto con quello americano,
sono un po’ diffusi ovunque. (bf)