2011-09-19 14:49:58

Crisi economica: inizia una settimana difficile per i mercati europei


“La disgregazione dell'Euro porterà alla disgregazione dell'Europa”. Lo ha ribadito il cancelliere tedesco Angela Merkel che ha consigliato ai membri della sua coalizione di governo di “pesare molto attentamente le parole per non innervosire i mercati” dell'Eurozona. Oggi sono, infatti, in forte calo le Borse europee dopo il nulla di fatto sulla crisi greca e sull’Euro nel vertice dei ministri dell’Economia europei tenutosi nel fine settimana in Polonia. Torna a correre anche il differenziale di rendimento fra i titoli italiani e i Bund. Il servizio di Debora Donnini.RealAudioMP3

Si apre un’altra settimana difficile sul fronte economico europeo e in particolare sulla Grecia, dopo la fumata nera del vertice Ecofin su una possibile soluzione della crisi greca e sull’Euro. Indignato si dice l’ex-presidente della commissione europea Jacques Delors che punta il dito contro il mancato accordo dei ministri delle Finanze Ue che hanno rimandato le decisioni a metà ottobre. Sentiamo in proposito l’economista Alberto Quadrio Curzio:

“I ministri finanziari che si sono riuniti informalmente la settimana scorsa non hanno raggiunto conclusioni soddisfacenti perché si sono troppo concentrati sull’approvazione di regole procedurali complesse che andrebbero bene in situazioni normali, ma che non vanno bene in situazioni di emergenza come questa. E’ davvero inconcepibile che il rafforzamento del cosiddetto fondo 'salva Stati' deciso il 21 luglio non sia ancora stato ratificato da tutti i Paesi. E’ stato ratificato da 5 paesi su 17; ci sono Paesi recalcitranti alla ratifica tra cui la Slovacchia, Paese che nell’Unione europea monetaria pesa per lo 0,7 per cento del Pil".

Cosa si può fare, dunque? Ancora Quadrio Curzio:

“Io credo che l’Europa stessa, se vuole salvarsi e uscire da questa crisi, deve passare a un sistema di cooperazioni rafforzate dove il potere decisionale in campo economico non può essere distribuito in modo uniforme tra Stati che pesano il 27 per cento del Pil dell’Europa e Stati che pesano lo 0,7 o lo 0,4 per cento del Pil dell’Europa”.

Il Fondo monetario internazionale chiede ad Atene misure aggiuntive per la riduzione del deficit. E intanto le Borse europee vanno male. Tra le principali la peggiore è Francoforte con -3,15%. Milano è a -2,42%. Cresce il differenziale di rendimento fra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi. L’indicatore che esprime anche il maggior grado di rischio dei primi sui secondi è risalito a 381 punti. E l’agenzia di rating Moody’s lancia l’allarme sulla manovra italiana che dovrebbe portare al pareggio di bilancio entro il 2013 perché potrebbe avere conseguenze negative sul rating delle regioni e dei comuni italiani.







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