Somalia: la Caritas continua a distribuire viveri, tende e medicine, nonostante le
difficoltà
“Anche se gli Al-Shabaab hanno lasciato Mogadiscio, vi sono ancora sacche di resistenza
nella città e la Somalia continua ad essere un ambiente operativo difficile per le
Ong locali e internazionali”. Lo afferma il Situational Report di Caritas Somalia,
inviato all’agenzia Fides. “Ci sono stati incidenti con ordigni esplosivi nella capitale
somala nelle ultime settimane e violenze nei pressi dei punti di distribuzione di
cibo, secondo quanto hanno riferito fonti dell’Amisom (la missione dell'Unione Africana
in Somalia) e del Governo di Transizione, precisa il rapporto. Per ciò che riguarda
il resto della Somalia centro-meridionale, dove secondo l’Onu 3 milioni di persone
stanno soffrendo a causa della siccità, il report di Caritas Somalia afferma: “la
distribuzione degli aiuti continua ad essere difficile nelle aree controllate dagli
Al-Shabaab e l’Amisom si è offerta di fornire aiuto per la sicurezza delle Ong che
operano a Mogadiscio”. Tuttavia l’Hct (Humanitarian Country Team, il gruppo responsabile
Onu che coordina le diverse organizzazione umanitarie in Somalia) consiglia vivamente
di non utilizzare le truppe straniere per la consegna degli aiuti. L’Hct ha avvertito
che la presenza dei soldati Amisom nei punti di distribuzione potrebbe complicare
ulteriormente la situazione, mentre incoraggia una strategia imparziale e trasparente,
coinvolgendo le comunità locali. Caritas Somalia continua a sostenere le comunità
colpite e gli sfollati a Mogadiscio e nelle regioni del Basso Giuba e del Basso Scebeli.
Attraverso i propri partner locali, la Caritas sta distribuendo carichi di cibo, tende
e medicine. Nella regione di Brava, Caritas Somalia, attraverso partner locali ha
distribuito pacchi alimentari a 515 famiglie. Nel Basso Giuba la Caritas sta assistendo
2.730 bambini sotto i cinque anni, 945 donne incinte e in allattamento e 670 anziani
con alimentazione supplementare. Nella regione di Bogoley, Caritas Somalia sta collaborando
alla costruzione di una clinica da campo che servirà le comunità locali e le famiglie
sfollate. A Mogadiscio, infine, Caritas Somalia attraverso i suoi partner locali,
sta assistendo 1.050 famiglie di sfollati. A queste attività si aggiungono quelle
del Catholic Relief Service, di Caritas Svizzera e Lussemburgo e di Trocaire, in diverse
aree, sia del Somaliland (nord) sia nella Somalia centro-meridionale. (R.P.)