2011-09-18 15:25:32

Chiude con successo l'edizione 2011 della Sagra Musicale Umbra


“Angeli e demoni”: sarà questo il tema dell’edizione 2012 della Sagra Musicale Umbra. Ad annunciarlo oggi, gli organizzatori del festival di musica sacra, che chiude i battenti dopo una settimana ricca di concerti e ospiti internazionali, con un bilancio molto positivo. Gli ultimi due appuntamenti sono un omaggio a Liszt e l’esecuzione delle polifonie dalla Spagna al Messico, affidata all’ensemble britannico Tallis Scholars, specialisti del Rinascimento”. E’ un capitolo fondamentale nel dialogo tra Occidente e Nuovo Mondo”, spiega il direttore artistico Alberto Batisti. Gabriella Ceraso lo ha incontrato a Perugia:RealAudioMP3

R. – E’ il capitolo che avrebbe dovuto essere iniziale. Ma noi siamo andati a ritroso: nell’indagare questo rapporto tra il Vecchio Mondo e il Nuovo Mondo, abbiamo incominciato da Leonard Bernstein. Per giungere poi al concerto dei “Tallis Scholars”, alle origini di questo innesto della musica europea nel contesto messicano, nella fattispecie, americano. E’ stato il primo passo di una evangelizzazione musicale. Questo avviene all’inizio del Seicento, con figure come Padilla, per esempio, che è presente nel concerto, e con il punto di riferimento assoluto della musica iberica sacra di quegli anni, che è Tomás Luis de Victoria, ripresentato attraverso il suo capolavoro assoluto: il “Requiem” …

D. – Per eseguire questo repertorio lei ha scelto l’ensemble prestigioso dei “Tallis Scholars”: cos’è che le piace?

R. – La precisione assoluta di queste voci; la bellezza angelicata del modo di cantare. Hanno riscritto – direi – la storia della musica del Rinascimento rendendola intelligibile!

D. – Appuntamenti di successo ce ne sono stati tanti, in questa Sagra: presenza di pubblico ma anche la stampa che ha apprezzato. Un bilancio di questa edizione …

R. – Io credo che la novità della Sagra di quest’anno fosse proprio andare alla ricerca dell’America. Non conosciamo le origini e lo sviluppo e le intersezioni tra la nostra cultura europea e quella americana. Credo che la Sagra musicale di quest’anno abbia permesso anche di rivelare alcune cose, nella estensione del concetto di musica sacra, proprio grazie a questi abbracci tra le culture.

D. – “Musica e fede” è stato il tema del Convegno iniziale, inaugurato alla presenza anche del cardinale Ravasi. Lei ritiene che qualcosa sia stato scritto in più su questo rapporto “musica-fede”?

R. – Innanzitutto, il convegno è servito a porre sul tavolo alcuni problemi: problemi di relazione, innanzitutto, fra la Chiesa e il mondo della musica contemporanea; problemi di chiarezza di intenti e di finalità; problemi, infine, di qualità della liturgia-musica. Questi problemi sono stati posti sul tavolo, e per me questo già è un fatto importante. E credo che sia necessario proseguire su questo percorso anche facendo una distinzione tra la musica di devozione e, invece, il culto. Al culto bisogna riservare l’arte, come dice il Salmo: “Cantate a Dio con arte” … (gf)







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