2011-09-17 08:27:47

I vescovi messicani ribadiscono “il meraviglioso dono della vita"


La vita è un dono meraviglioso e la sua dignità è inalienabile: questo il messaggio lanciato, nei giorni scorsi, dalla Conferenza episcopale messicana (Cem), al termine della sua settimana di formazione permanente. In una nota diffusa a conclusione dei lavori, i presuli affrontano, innanzitutto, la questione della bioetica, ribadendo che essa, se “ben orientata”, sarà sempre “al servizio dell’uomo” e che, quindi, non deve “attentare all’essere umano”, in nome “del pragmatismo, del liberalismo o dell’utilitarismo”. Poi, la Cem si sofferma sul tema della sessualità “maschile o femminile, iscritta naturalmente a livello genetico, fisiologico, morfologico, affettivo e psichico”, e che oggi viene messa in discussione dalla “teoria del genere”. Un problema, affermano i vescovi messicani, che mette in luce la necessità di “intensificare il servizio pastorale per la famiglia ed i giovani, aiutando i genitori ad insegnare ai figli un’autentica educazione sessuale, affinché vivano l’amore come dono di se stessi”. Soffermandosi, poi, sul tema dei figli, la Cem ribadisce che “secondo il progetto di Dio, essi sono un vero dono e mai un diritto individuale di ognuno. Per lo stesso motivo, i figli devono essere accolti, rispettando la verità dell’atto coniugale, evitando qualsiasi mezzo che lo falsifichi, danneggiando l’unità degli sposi”. In questo senso, “ogni figlio ha una dignità personale unica ed irripetibile” e quindi “gli aiuti tecnici alla procreazione devono rispettare sempre tale verità, evitando di sostituire la logica dell’amore con la logica della procreazione”. Certo: la Cem non dimentica “il dolore che provoca l’infertilità e la sterilità”, ma proprio per questo esorta a trovare terapie adeguate che “rispettino il valore della vita umana” ed insiste sull’importanza di “facilitare le pratiche di adozione”, guardando sempre al bene superiore dei bambini. Altro tema centrale, quello dell’aborto: “Non sarà mai lecita la soppressione della vita innocente di un essere umano! – scrivono i vescovi – L’aborto non è mai una soluzione. Chiediamo assistenza per le donne che si trovano a dover affrontare una gravidanza difficile, affinché possano accogliere il dono della vita”. E ancora, i presuli messicani parlano dell’eutanasia: anch’essa, come l’accanimento terapeutico, “non è una soluzione”, mentre si ribadisce l’importanza delle “cure palliative”, perché “un fine-vita desiderabile è quello che rispetta l’autentica vita umana, che circonda il malato terminale di amore e di cure necessarie ad alleviare il dolore, affinché concluda in modo naturale la sua esistenza”. Infine, la Cem invoca l’intercessione della Vergine di Guadalupe, Patrona dell’America Latina, e del Beato Giovanni Paolo II, le cui reliquie sono in pellegrinaggio nel Paese. (I.P.)







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